Decreto coesione, misure per l'occupazione e bonus 100 euro

Decreto coesione, dalle misure per l’occupazione di giovani e donne al bonus 100 euro: le novità del governo Meloni

marikacontarino

Decreto coesione, dalle misure per l’occupazione di giovani e donne al bonus 100 euro: le novità del governo Meloni

Redazione  |
martedì 30 Aprile 2024

L'obiettivo principale è sostenere la crescita dell'occupazione e ridurre disoccupazione e inattivi.

Alla vigilia della festa dei lavoratori, a Palazzo Chigi si terrà una riunione di Governo, presieduta dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sugli interventi dell’esecutivo per il mondo del lavoro. Il Decreto coesione, infatti, contiene tutte le novità su lavoro e fisco.

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Decreto coesione: obiettivo crescita dell’occupazione

È, dunque, in arrivo un nuovo Decreto coesione che ha come obiettivo quello di sostenere la crescita dell’occupazione, ridurre la disoccupazione e gli inattivi e fare in modo che questi rientrino nel mercato lavorativo. Inoltre, la premier Meloni sottolinea l’intenzione del Governo di difendere il potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori, segnatamente quelli più esposti.

Il Decreto coesione mira ad accelerare l’attuazione delle politiche di coesione che prevedono per la nostra nazione 75 miliardi di euro, di cui 43 miliardi di risorse europee. La riforma, avrebbe spiegato la premier, reca specifiche disposizioni in materia di lavoro.

Nel dettaglio sono previste misure per sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati. Queste prevedono la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni. Accanto alle misure per sostenere il lavoro dipendente sono previste specifiche disposizioni per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il centro nord e il Mezzogiorno.

A queste si accompagnano azioni per riqualificare i lavoratori di grandi imprese in crisi per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Nello specifico, sottolinea Giorgia Meloni, il Governo intende sostenere la nascita di nuove imprese nel Mezzogiorno e nel centro nord attraverso una misura dedicata ai soggetti attualmente disoccupati.

Bonus 100 euro: l’indennità

Dal punto di vista fiscale, invece, il Governo erogherà a gennaio 2025 un’indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 28mila euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico.

La riunione Governo-sindacati sul Decreto coesione

Prima dell’incontro di oggi, la presidente del Consiglio e una delegazione del Governo hanno indetto il 29 aprile 2024 a Palazzo Chigi una riunione Governo-sindacati. Per il Governo erano presenti il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, e i ministri Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti (in video collegamento) Marina Calderone, Adolfo Urs. Presenti anche il viceministro Maurizio Leo e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Per le organizzazioni sindacali presenti Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cida, Cisal, Confintesa, Confsal e Usb.

Decreto coesione: il commento dei sindacati

Uil

Bombardieri (Uil): “Ecco il risultato: un kg di carne, girello, 25 euro; 1 litro di olio, 12 euro, italiano; e 1 kg di parmigiano, 25 euro. Esattamente la cifra che il Governo, attraverso l’intervento di oggi, promette come premio per gennaio dell’anno prossimo. Nel decreto sarà prevista una misura che dice che chi ha meno di 28mila euro e un figlio a carico riceverà un kg di carne, 1 litro di olio e 1 kg di parmigiano, per l’importo di 60 euro. Tutte le anticipazioni avute sui temi del lavoro non ci sono, c’è solo questo. Non si è parlato di detassazione degli aumenti contrattuali né di sicurezza sul lavoro”. Così Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, tirando fuori dalla sua borsa i tre prodotti per mostrarli ai cronisti.

Cgil

Re David (Cgil): “Ci è stato narrato il decreto sulle politiche di coesione senza gli approfondimenti previsti, manderemo le valutazioni al Governo e alla comunità europea perché il percorso stabilito non è stato rispettato. In quel decreto ci sono piccole cose, bonus una tantum e defiscalizzazioni già decisi da tempo, senza nulla di strutturale. Nulla sul salario, che è un’emergenza vera. Altro elemento di preoccupazione, il presidente Meloni ha affermato che per quanto riguarda la conferma del cuneo fiscale non era argomento del giorno. Se ne parlerà più avanti quindi non abbiamo la certezza di una conferma. Il giudizio è assolutamente non positivo sia per la modalità del confronto, sia per i contenuti a bonus e per un Mezzogiorno per cui non si vedono politiche, sia perché le emergenze precarietà e salario sono assolutamente assenti dall’agenda”. Così Francesca Re David, segretaria confederale Cgil, uscendo da Palazzo Chigi dove si è tenuto l’incontro in merito al Decreto coesione.

Confsal

Margiotta (Confsal): “Sono certamente condivisibili le misure previste per incentivare le assunzioni di lavoratori svantaggiati, persone con disabilità, under 30, donne di qualsiasi età, percettori di reddito di cittadinanza e disoccupati. Sono altrettanto condivisibili le misure di intervento previste per il sostegno del Mezzogiorno ma auspichiamo che possano diventare strutturate, ovvero definitive e non più limitate nel tempo. Abbiamo anche chiesto che tali misure vengano integrate con agevolazioni specifiche per i settori economici più deboli nei quali i salari soffrono. Corre l’obbligo, infine, di esortare il Governo a coinvolgere i sindacati per confrontarsi con essi. Nella fase di illustrazione, ma anche e soprattutto nella fase di preparazione dei provvedimenti”. Così il Segretario Generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta.

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