Decreto Sicurezza su migranti e Ong, la rabbia di Ammatuna - QdS

Decreto Sicurezza e “stretta” su migranti e Ong. Ammatuna: “Pagina nera della storia italiana”

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Decreto Sicurezza e “stretta” su migranti e Ong. Ammatuna: “Pagina nera della storia italiana”

Redazione  |
giovedì 29 Dicembre 2022

Decreto Sicurezza, le novità su gestione dei migranti e attività delle Ong ricevono critiche dal fronte politico: le parole del sindaco di Pozzallo, uno dei territori più attivi nell'accoglienza.

C’è un nuovo Decreto Sicurezza che prevede una “stretta” per le Ong che soccorrono persone in mare, un codice con multe e confische nel caso in cui le regole vengano infrante. E sul nuovo Decreto che inciderà notevolmente sulla sicurezza e sulla vita dei migranti che attraversano il Mediterraneo è già polemica: tra i contrari alla nuova misura approvata dal Consiglio dei Ministri c’è il sindaco di Pozzallo (RG), Roberto Ammatuna.

Il primo cittadino del comune del Ragusano, che tra l’altro è uno dei più attivi nell’accoglienza dei migranti, si è già espresso più volte sulla linea del Governo Meloni, anche chiedendo al ministro dell’Interno Piantedosi un intervento che potesse conciliare le necessità di sicurezza con l’aspetto umanitario del fenomeno.

Un appello che, per Ammatuna, non avrebbe trovato riscontro nel nuovo Decreto che regola l’attività delle Ong in Italia.

Il commento di Ammatuna al Decreto Sicurezza su migranti e Ong

“L’imbarazzante e incredibile decreto approvato dal Consiglio dei Ministri ha come obiettivo non quello di regolarizzare, controllare e governare l’opera delle navi ONG, ma purtroppo quello di impedire che le stesse possono operare per salvare le vite umane nel Mediterraneo. La vita è il dono più grande e prezioso, è il valore assoluto e viene prima di ogni altra cosa”.

“Ecco perché è un dovere morale, non solo delle ONG, ma di tutti impegnarsi per salvare le vite se ha ancora un senso essere uomini. Invece non si potrà fare più di un soccorso alla volta, non si potranno fare i trasbordi di passeggeri da una imbarcazione all’altra e le navi umanitarie, quasi sempre, non dovranno recarsi nel porto più vicino come logica vorrebbe, ma in quello più lontano. Se le ONG non si atterranno a questo ‘codice di comportamento’ sono previste pesanti sanzioni economiche. Come dire, bisogna impedire a chi salva vite umane di poter operare, con il risultato che il numero dei morti nel mare Mediterraneo sarà sempre più alto. Questa è una delle pagine più nere della Repubblica dal Dopoguerra a oggi”.

Con queste parole, diffuse da Adnkronos, il sindaco di Pozzallo (Ragusa) Roberto Ammatuna ha commentato le decisioni del Governo Meloni in merito ai migranti.

Cosa prevede il nuovo codice per le Ong

Ecco cosa prevede, per quanto riguarda il soccorso ai migranti e l’attività delle Ong, il nuovo Decreto Sicurezza criticato dal sindaco Ammatuna.

  • Idoneità tecnica per le navi Ong che operano nel Mediterraneo;
  • Iniziative per informare le persone soccorse della possibilità di richiedere protezione internazionale;
  • Transito e sosta delle navi Ong “ai soli fini di assicurare il soccorso e l’assistenza a terra delle persone prese a bordo a tutela della loro incolumità”;
  • Sanzioni fino a 50mila euro, fermo amministrativo e/o confisca per coloro che non forniscono le informazioni richieste alle autorità competenti prima del transito o della sosta sul territorio italiano o che violano le norme del codice. Le sanzioni si applicano al comandante della nave e in solido anche all’armatore e al proprietario del mezzo utilizzato dalle Ong.

Immagine di repertorio

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