Del Doman non v'è certezza - QdS

Del Doman non v’è certezza

Pino Grimaldi

Del Doman non v’è certezza

sabato 04 Dicembre 2021

Lorenzo il Magnifico scrivendo il trionfo di Bacco ed Arianna (1490) ed il verso “chi vuol essere lieto sia/del doman non v’è certezza” mai avrebbe immaginato che un giorno il suo mettere in poesia il “carpe diem” Oraziano sarebbe stato utilizzato da scienza, politica e società di questo bizzarro mondo. Era un buontempone che voleva solo dimostrare l’assenza di certezze, come un no vax odierno, che aveva disistima per quanti pontificavano: insomma un uomo moderno. Con proseliti ed ammiratori inconsci.

La scienza una volta quasi sacrale, disconosciuta anche dagli addetti ai lavori. La politica da Aristotele glorificata a scienza della buona gestione dei popoli, reietta oggi nelle menti di chi la subisce, ma nulla facendo per rimetterla in piedi; la società ovunque in preda a marasmi, ma del tutto inconsapevole che sta veramente distruggendo se stessa; l’economia che in Italia va bene al punto da stare a +6,5 del Pil, incapace di utilizzarla. Insomma in questo secondo anno di pandemia che ha visto già morire mezzo milione di persone si appalesa, per colpa nostra, quasi un’apocalisse che nessuno si sbraccia per evitare: goduria degli imbecilli.

Che tutti i media ospitano 24/24h rincretinendo chi ascolta ormai incapaci di reagire correttamente, turlupinati da guitti senza alcuna morale che dia pace a chi vuole vivere, lavorare magari senza sindacati e filosofi da strapazzo.
Una giornalista tv con microfono in mano all’uscita di uno stadio ove s’era svolta una partita di calcio viene strattonata da un uomo che le molla una sculacciata (sic!): apriti cielo tutti i media a stigmatizzare il fatto (stupido) come violenza sessuale: onde denunzia e non si sa quanti lustri di carcere per l’incauto. Un ragazzo che ha ucciso il padre perché non ne poteva più di vederlo aggredire la madre viene dichiarato non colpevole di omicidio e lasciato libero e giocondo. La UE che scrive norme di comportamento che prevedono l’abolizione degli auguri di Natale per non offendere i non cristiani (per fortuna subito ritirata) con la sua Leader che dopo avere affermato che stavamo sconfiggendo il virus pandemico esce al naturale e prevede un possibile obbligo vaccinale che si sarebbe dovuto adottare a vaccini ottenuti .

La Cina continua a creare nuove miniere di carbone perché ha da far lavorare il suo miliardo e mezzo di abitanti e gli Usa battono il record di morti ammazzati anche da quindicenni che hanno le case piene di armi come diritto costituzionale. Il Giappone chiude i propri confini per evitare che infetti da Covid 19 entrino nel loro Paese. In Italia tutti a giocare al totoquirinale che ormai ha soppiantato la tombola natalizia con gioia di chi mai voterà per l’inquilino del Colle che solo 1049 grandielettori hanno il potere di fare.
Tutto ciò, letizia degli stupidi e incertezza del domani, l’Ariosto lo aveva cantato.
E’ trascorso più di mezzo millennio e lamentarsi è inutile.
Ed ora anche il Papa dice che il mondo gira male.
Forse l’altra metà del millennio sarà migliore. Si spera.

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