Democrazia ammalata 11/9, 24/2, 7/10 - QdS

Democrazia ammalata 11/9, 24/2, 7/10

Carlo Alberto Tregua

Democrazia ammalata 11/9, 24/2, 7/10

mercoledì 12 Giugno 2024

Armieri e lobbisti all’attacco

Non sembrino misteriosi i numeri del titolo e vi spieghiamo perché essi hanno contrassegnato eventi tremendi.
L’11 settembre del 2001 vi fu l’attentato alle Torri Gemelle, in cui perirono oltre tremila persone. Per la prima volta il terrorismo aveva colpito la più antica democrazia del mondo sul suo territorio. Ricordiamo questo perché gli Stati Uniti hanno combattuto guerre dappertutto (fra cui quella in Europa negli anni ‘40 e quella in Vietnam negli anni ‘60), ma la vita normale dei/delle propri/e cittadini/e non si è mai fermata neanche per un giorno.
Gli Usa hanno assunto la funzione di gendarmi del mondo, per cui le loro portaerei si trovano in tutti i mari e così dicasi dell’esercito e dell’aviazione.

Essi presidiano enormi territori, soprattutto quando vi sono interessi economici, tant’è vero che sono andati via dall’Afghanistan perché lì non c’era “grasso che cola”. Tuttavia, è un bene che gli Stati Uniti siano nella Nato, cui aderiscono trentadue Paesi, perché costituiscono un bilanciamento di forze armate rispetto a Russia e Cina.

Il 24 febbraio del 2022 è un’altra data molto grave per la nostra civiltà e riguarda l’invasione delle truppe russe nel territorio ucraino.
Da essa ne è scaturita l’immediata reazione dell’Occidente, che ha assicurato sostegno concreto al presidente di quel Paese, Volodymyr Zelensky, con la fornitura di armi e di risorse finanziarie. Fino a oggi sembra che complessivamente, fra Usa ed Europa, sia stato versato nelle casse ucraine un centinaio di miliardi.

L’Occidente doveva sostenere l’Ucraina, ma perseguire contestualmente l’obiettivo di un trattato di pace immediato; un trattato che, secondo notizie di stampa, era già pronto appena quindici giorni dopo l’apertura del fronte, ma che il presidente statunitense, Joe Biden, ha bloccato per cercare di affossare il regime autocratico di Putin.
Un calcolo sbagliato perché Biden ha trascurato che il popolo russo e la Chiesa russa sono con il loro “dittatore”. Non solo, ma ha trascurato la forza economica di quel Paese, che quest’anno cresce il doppio e forse più dell’Ue.

La terza data che vi abbiamo indicato è quella del 7 ottobre del 2023, giorno in cui vi è stato l’attacco provocatorio di Hamas nei confronti di Israele, il quale ha reagito con un’enorme forza bellica, di fatto distruggendo tutta la Striscia di Gaza, da Nord a Sud.
Solo in questi giorni, dopo una forte spinta degli Stati Uniti, pare che finalmente si possa raggiungere un accordo per la sospensione delle ostilità e per aprire un’ulteriore trattativa finalizzata alla conclusione di questa insana guerra, cominciata ben prima di questo 2023, già nel secolo scorso.

In questo quadro, stona la resistenza di Israele e dei suoi governanti ad andare rapidamente verso il riconoscimento della Palestina, in modo da realizzare l’oggetto degli accordi di Camp David (1978) e di Oslo (1993), i quali avevano ipotizzato il riconoscimento reciproco dei due popoli (israeliano e palestinese) e quindi la convivenza dei due Stati.

Questi tre eventi prima elencati hanno un sottofondo che non viene mai evidenziato e, cioè, quello economico, secondo il vecchio modo di dire: “Chercher l’argent”.
Sono infatti gli interessi economici che muovono le leve dei poteri e dei potenti, i quali non sono mai sazi di ciò che hanno e cercano di acquisire altre ricchezze, ovviamente sottraendole ai terzi. In fondo, vi è la solita storia eterna: quella dei ricchi e dei poveri.

Perché accade la distorsione anzidetta? Perché le democrazie occidentali non sono forti come dovrebbero essere, ma affette da malattie diverse. Prima fra esse la scarsa rappresentatività, dovuta al fatto che i/le votanti diminuiscono sempre di più.

Oggi mediamente vota solo uno su due di essi/e e questo significa che vi è una grave carenza di democrazia nella Democrazia, in quanto essa non è più il governo del popolo, ma il governo di una minoranza. è infatti essa che determina la maggioranza fittizia, che poi impone i propri voleri a tuttie le persone.

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