Altra sorpresa nell'inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone. L'ex maresciallo decide di fare marcia indietro su una sua testimonianza.

Marcia indietro. Colpo di scena nel processo all’ex pm Maria Angioni, imputata davanti al giudice monocratico per false informazioni a pubblico ministero.

La magistrata avrebbe mentito più volte ai colleghi di Marsala nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina sparita a Mazara del Vallo il 1° settembre 2004.

La testimonianza di Lombardo

Al processo, in qualità di teste della difesa, ha deposto l’ex maresciallo dei carabinieri, Francesco Lombardo, che ricopriva il ruolo di capo della polizia giudiziaria al tempo della sparizione della piccola.

L’anno scorso Lombardo lavorava in qualità di consulente allo studio dell’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio. Lo stesso ad aprile avrebbe inviato un messaggio ad Angioni rivelando l’esistenza di un’ulteriore telecamera installata in via Pirandello, il cui funzionamento non sarebbe stato prorogato.

Il dietrofront

Tale dettaglio, infatti, sarebbe stato un elemento che avrebbe pregiudicato le indagini. Adesso, nel controesame, Lombardo ha ammesso di non essere mai stato a conoscenza della telecamera.

A tal proposito, avrebbe detto che le informazioni rivelate all’ex sarebbero emerse esclusivamente da una lettura delle carte dello studio Frazzitta. Lombardo, comunque, non sarebbe riuscito a identificarle.