Digitalizzazione, Comuni italiani verso l'innovazione tecnologica - QdS

Digitalizzazione, Comuni italiani verso l’innovazione tecnologica

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Digitalizzazione, Comuni italiani verso l’innovazione tecnologica

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giovedì 21 Gennaio 2021

In Italia sono 7.246 i Comuni che hanno richiesto di accedere al fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione gestito dalla ministra Paola Pisano, per sostenere finanziariamente le amministrazioni nei processi di modernizzazione. Un numero rilevante che rappresenta il 92% del totale dei Comuni, che sono 7.904.

I Comuni verso la digitalizzazione

I Comuni italiani si avviano quindi verso la digitalizzazione, come prevede il decreto legge su ‘Semplificazione e innovazione digitale”, adottando l’identità digitale Spid e la Carta d’identità elettronica per consentire l’accesso ai servizi, integrando la piattaforma pagoPa per i pagamenti elettronici e avviando la migrazione dei servizi nell’applicazione IO, per favorirne l’utilizzo anche da smartphone.

Le risorse messe a disposizione degli enti ammontano a 43 milioni su un totale di 50 milioni dell’intero fondo, che – con l’ultima legge di bilancio – è diventato strutturale. Le quote, assegnate ai Comuni in base alla popolazione residente, verranno erogare in due tranche, dopo la verifica dello stato di avanzamento dei processi di digitalizzazione: la prima, pari al 20%, per le attività concluse entro il 28 febbraio 2021; la seconda, per il restante 80%, entro il 31 dicembre 2021 a verifica delle attività avvenute.

La maggioranza dei Comuni – esattamente 5.560 – ha richiesto di accedere al fondo aderendo all’avviso pubblico promosso dal Dipartimento per la Trasformazione digitale il 15 dicembre 2020 e gestito da PagoPa S.p.A, in convenzione con l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs). Gli altri 1.686 Comuni hanno accesso al fondo avendo aderito a specifici accordi regionali per la messa in atto dei processi. Le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Puglia, Veneto e la Provincia Autonoma di Trento si sono fatte promotrici di iniziative per agevolare le amministrazioni comunali dei loro territori ad adottare e integrare le piattaforme abilitanti Spid, pagoPa e AppIO.

La ministra Paola Pisano: “Digitalizzazione Pa strategia comune”

La ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano ha affermato: “E’ un buon risultato perché evidenzia una strategia comune di digitalizzazione delle amministrazioni, sia centrali sia locali. I Comuni avviano o accelerano il processo di trasformazione digitale con l’obiettivo di fornire servizi digitalizzati e realmente semplici da utilizzare. Il percorso è ancora lungo e non privo di ostacoli, ma lo stiamo percorrendo insieme a Regioni e Comuni in modo coeso. Continueremo a investire sulla trasformazione dei servizi, a beneficio di cittadini e imprese”.

La maggior parte delle richieste di accesso al fondo è giunta dai piccoli Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, un segnale della consapevolezza, ormai diffusa anche nelle realtà territoriali minori, dell’importanza di digitalizzare i servizi a cittadini e imprese. Ma anche le città di maggiori dimensioni hanno chiesto di accedere alle risorse del fondo. Quasi tutti i capoluoghi di Regione hanno aderito all’avviso pubblico o agli accordi regionali. Tra i Comuni che hanno aderito all’avviso pubblico figurano anche Procida, capitale italiana della cultura 2022, e Matera, capitale europea della cultura nel 2019

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