Durissima presa di posizione dei sindacati che chiedono all'Assemblea regionale siciliana di superare i tatticismi e i calcoli per blocchi e campanili
“Il disastro è compiuto! Se il Comune di Catania in dissesto alza le mani e paralizza quasi del tutto i servizi sociali, ciò significa che l’ente locale nell’indifferenza di Stato e Regione sta rinunciando alla propria missione: assistere i più deboli, assicurare a tutti diritto di cittadinanza”.
Lo affermano in una nota segretari generali di Cgil-Cisl-Uil-Ugl Catania Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci.
“Adesso, non servono ulteriori incontri per tentare inutilmente di mettere qualche pezza qua e là – aggiungono i sindacalisti – il problema è strutturale, il Comune ha bisogno di liquidità che non ha più. L’amministrazione Pogliese, con il supporto di tutti i catanesi, chieda finalmente con fermezza a Governo nazionale e Parlamento che all’interno del decreto SalvaRoma sia inserito, anche in forma di prestito, un intervento a sostegno degli sforzi e della voglia di riscatto della Città”.
“Alla Regione, invece – sottolineano – sollecitiamo un superamento di tatticismi e calcoli per blocchi e campanili contrapposti. Questo è il tempo di fare fronte comune, nella consapevolezza che la situazione è ormai insostenibile”.
Rota, Attanasio, Meli e Musumeci concludono annunciando che “Cgil-Cisl-Uil-Ugl unitariamente promuoveranno una grande mobilitazione cittadina a cui chiamerà a partecipare tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questo territorio: Catania è viva e nessuno può spegnere la luce”.