Dissesto Comune di Catania, parlano i commissari - QdS

Dissesto Comune di Catania, parlano i commissari

Melania Tanteri

Dissesto Comune di Catania, parlano i commissari

giovedì 16 Aprile 2020

I componenti dell’Organismo straordinario di liquidazione fanno il punto sulla loro attività. I tempi per i pagamenti? Dipende dalla “disponibilità di risorse per la definizione dei debiti”

CATANIA – Oltre duemila richieste da esitare e altrettanti creditori da soddisfare. Per di più in un momento di crisi generalizzata. È incessante il lavoro della commissione liquidatrice del Comune di Catania, nonostante l’emergenza coronavirus e il lockdown imposto dal Governo nazionale. I commissari Antonio Meola, Teresa Pace e Giuseppe Sapienza, insediati nel febbraio 2019 per gestire il dissesto di Palazzo degli Elefanti e avviare il pagamento dei debiti nei confronti dei tantissimi creditori dell’ente, proseguono nella loro attività, seppur con qualche difficoltà. Una per tutte l’impossibilità di riunirsi fisicamente. Come confermano i commissari.

In questo particolare periodo, come si svolgono i lavori della Commissione?
“I lavori si svolgono con continuità, con confronti anche quotidiani tra i componenti della commissione e riunioni a cadenza settimanale. Le riunioni formali sono state svolte presso il Comune a Palazzo dei Chierici, con l’assistenza del segretario o del vice segretario generale (finché la decretazione d’urgenza del Governo non ha disposto diversamente) o, prossimamente, in videoconferenza, secondo l’istruttoria degli atti e le attestazioni o certificazioni effettuate dagli uffici competenti del Comune di Catania”.

Quando vi riunirete la prossima volta?
“ Presumibilmente la prossima settimana e, comunque, in rapporto agli atti prodotti dagli uffici. Le Deliberazioni della Commissione Straordinaria di Liquidazione vengono regolarmente rese pubbliche sulla home page del sito web istituzionale del Comune di Catania, alla Sezione Commissione Straordinaria di Liquidazione, nel rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza”.

State procedendo da soli o avete supporto da parte degli Uffici comunali?
“La Commissione opera con la collaborazione degli Uffici della Direzione Finanziaria e degli altri Uffici del Comune di Catania competenti per le diverse materie oggetto di trattazione”.

Stando a quanto comunicato dal sindaco Pogliese, avete già lavorato una ventina di pratiche. Quante ne avete ricevute in tutto?
“Sono pervenute al protocollo generale del Comune oltre 2.200 richieste di ammissione a massa passiva per un importo di circa 576 milioni di euro. Attualmente, la Commissione ha in trattazione il primo blocco di 500 pratiche. Di queste, sono state già accettate le prime 21 proposte di transazione ed altre 80 sono in corso di formalizzazione. 359 pratiche sono in attesa della documentazione richiesta e delle dovute certificazioni da parte degli Uffici (Dirigenti) del Comune di Catania. In ogni caso, nel primo anno di lavoro, la Commissione ha già provveduto alla liquidazione ed al pagamento di oltre 12 milioni di euro di fondi vincolati”.

Vi siete dati un limite temporale per evaderle?
“È importante premettere che con l’adesione alla ‘modalità semplificata di accertamento e liquidazione dei debiti’, prevista dalla legge, l’amministrazione comunale si è impegnata a mettere a disposizione le risorse liquide necessarie, via via che queste verranno conseguite, sia tramite la riscossione di imposte e tasse, già accertate o da accertare, relative al periodo 2018 e retro, eventualmente, mediante il ricavato dell’alienazione del patrimonio immobiliare disponibile. Purtroppo non è più prevista l’accensione di alcun mutuo per il finanziamento della massa passiva. Si precisa che le istanze presentate dai creditori saranno prese in considerazione secondo l’ordine cronologico risultante dal protocollo generale dell’Ente e che, ai fini dell’ammissione a massa passiva, le medesime dovranno essere preventivamente istruite dai competenti Uffici. Nel caso in cui si tratti di debiti fuori bilancio, questi, ai fini dell’inserimento a massa passiva, dovranno essere anche riconosciuti dal competente Consiglio Comunale.
In relazione a quanto previsto con propri atti deliberativi, questa Commissione, in base alle risorse liquide via via trasferite dal Comune, previa verifica dell’ammissibilità di ciascuna posizione, periodicamente procederà alla redazione di proposte di transazione in misura percentuale, secondo l’anzianità del debito”.

Chi sono i destinatari?
“Per legge, destinatari delle proposte transattive saranno tutti i creditori, chirografari e privilegiati, fatta eccezione per i crediti derivanti da rapporto di lavoro subordinato che sono liquidati per intero. A seguito dell’accettazione la Commissione procederà al pagamento entro 30 giorni, fatte salve le verifiche di regolarità contributiva dei creditori. I casi eventuali di esclusione dalla massa passiva saranno preventivamente comunicati ai creditori”.

Quindi risulta difficile programmare un termine entro cui completare questo lavoro?
“Da quanto sopra premesso, appare evidente che la durata della procedura si pone in stretta relazione con le disponibilità di risorse liquide necessarie per la definizione dei debiti, sulle quali potrà contare la Commissione Straordinaria. Ad oggi non è pertanto possibile prefigurare alcuna tempistica attendibile. Si precisa, con l’occasione, che in virtù dell’adesione alla modalità semplificata di accertamento e liquidazione dei debiti, per espressa previsione normativa, non occorre redigere e presentare un piano di rilevazione dei debiti. La Commissione Straordinaria di Liquidazione dovrà provvedere ad approvare il piano di estinzione delle passività pregresse, allorquando, in relazione alle risorse finanziarie conseguite, saranno state definite transattivamente tutte le posizioni creditorie ed effettuati gli accantonamenti previsti, nella misura del 50% per i chirografari elevata al 100% per i privilegiati, con riferimento ai debiti per i quali non è stata accettata la transazione”.

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