Disturbi alimentari per 3 milioni di italiani. “Allarme anche nei bambini sotto 8 anni” - QdS

Disturbi alimentari per 3 milioni di italiani. “Allarme anche nei bambini sotto 8 anni”

redazione

Disturbi alimentari per 3 milioni di italiani. “Allarme anche nei bambini sotto 8 anni”

Salvo Stuto  |
sabato 16 Marzo 2024

I dati resi noti dal ministro della Salute in occasione della Giornata nazionale del fiocchetto lilla. Polemica su tagli al fondo nazionale. Pd: “Più che dimezzato”. Schillaci: “Nel 2022-23 speso solo il 3%”

ROMA – Sono oltre 3 milioni le persone che in Italia soffrono di disturbi alimentari e che negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia, sono aumentati. Addirittura di un terzo. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione della Giornata nazionale del fiocchetto lilla per la prevenzione e il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dca). A rendere ancora più allarmante la situazione è l’abbassamento di età degli individui che iniziano a soffrire di Dca. Secondo il ministro della Salute Schillaci “ci sono segnali di allarme anche in bambini prima degli 8 anni”.

In aumento gli ingressi ai Pronto soccorso per disturbi alimentari

Inoltre, l’emergenza grava anche sui pronto soccorso – già in affanno – dal momento che, secondo i dati pubblicati dal Sistema Emur (che monitora gli accessi in pronto soccorso) e riportati da Schillaci durante la presentazione, c’è “un significativo aumento degli ingressi per disturbi dell’alimentazione: da 3.023 accessi del 2019 ai 3.245 del 2021”. Sempre più adolescenti e donne che soffrono di Dca si rifugiano nei pronto soccorso: in particolare queste ultime, la cui percentuale di accessi è passata dal 61,1% del 2019 al 72,7% del 2021.

Il ministro Schillaci ha posto l’attenzione sulla diffusione dei disturbi alimentari sottolineando che “possono colpire persone di tutte le età” dal momento che – ha aggiunto – “può essere difficile individuare i primi sintomi perché frequentemente chi ne è affetto tende a nascondere”.

Il ministro si è soffermato poi sulle cose fatte da quando si è insediato. “In questo primo anno – ha detto Schillaci – abbiamo iniziato a dare risposte. Penso anche al rifinanziamento con 10 milioni di euro del Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”.

Proprio sul rifinanziamento, però, è scoppiata una piccola polemica con i deputati Ilenia Malavasi e Marco Furfaro del Pd, firmatari di un’interrogazione per chiedere “una distribuzione omogenea e completa di centri dedicati ai disturbi del comportamento alimentare”. I parlamentari dem hanno criticato il ministro per via dei tagli al fondo nazionale. “Nel 2022 – ricorda Malavasi – l’allora governo Draghi istituì un fondo specifico per il contrasto ai disturbi alimentari, dotandolo di 25 milioni. La misura, però, non è stata inizialmente rinnovata dall’attuale Governo. Come Partito democratico ci siamo allora messi a fianco delle tante associazioni, presentando anche mozioni a sostegno in molti consigli comunali e regionali e ottenendo, come primo risultato, il ripristino del fondo. Peccato, però, che questo sia stato finanziato solo con 10 milioni, meno della metà delle risorse precedenti”.

Sul punto, però, il ministro ha precisato come “dalla relazione intermedia sulle attività – relativa ai fondi degli anni 2022 e 2023 – risultava impegnato il 59% del finanziamento e speso solo il 3%. Entro ottobre 2024 riceveremo la relazione conclusiva e la rendicontazione finanziaria e l’auspicio è che ci sia un incremento delle risorse spese”.

La Sicilia nel frattempo si colora di lilla

Ieri l’Anci Sicilia ha inviato una lettera ai Comuni invitandoli a illuminare la propria sede o un momento in occasione della Giornata sui disturbi alimentari e a organizzare campagne di sensibilizzazione sul tema.

“Riteniamo sia importante – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario dell’Associazione dei comuni siciliani – promuovere la consapevolezza globale sui disturbi del comportamento alimentare come malattie gravi e curabili che possono colpire chiunque creando anche un grave disagio psicologico. È importante portare anche il nostro contributo per costruire insieme una coscienza collettiva, sviluppare nuove azioni di salute, promuovere un dialogo tra le istituzioni e la cittadinanza”.

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