Droga, blitz dei Carabinieri in tre Comuni della zona etnea - QdS

Droga, blitz dei Carabinieri in tre Comuni della zona etnea

redazione web

Droga, blitz dei Carabinieri in tre Comuni della zona etnea

mercoledì 21 Ottobre 2020

Quattro arresti e sette obblighi dimora tra Aci Sant'Antonio, San Giovanni La Punta e Pedara. Il ruolo delle donne. Un linguaggio criptico per gli appuntamenti e un sistema di furti di carburante per finanziare lo spaccio. TUTTI I NOMI

Operazione antidroga dei Carabinieri del comando provinciale di Catania, della compagnia di Acireale e del nucleo Cinofili di Nicolosi che hanno eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal Gip su richiesta della Procura etnea, nei confronti di diciotto indagati, ai quali i militari hanno, contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza del Gip, notificato l’avviso di conclusione indagini.

Militari dell’Arma hanno arrestato quattro persone e notificato ad altri sette un obbligo di dimora e di presentarsi alla polizia giudiziaria.

Destinatari dell’ordine di custodia cautelare in carcere eseguito da militari dell’Arma sono: Antonio Barbarino, di 34 anni, Salvatore Bonaccorso, di 49, Angelo Sabino, di 31 e Alfio Scammacca, di 34. L’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria è stato notificato da militari dell’Arma a: Luca Andrea Cassiele Arena, di 32 anni, Lucia Caterina Brischetto, di 25, Placido Cannavò, di 46, Sergio Cannavò, di 47, Jessica Di Mauro, di 30, Lorenzo Luca Musumeci, di 37, e a Sebastiano Saraceno, di 45.

I reati contestati, a vario titolo, sono spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, ricettazione e detenzione illegale di arma.

Le indagini erano state avviate dopo che un anonimo aveva segnalato una fiorente attività di spaccio ad Aci Sant’Antonio e l’ubicazione di un deposito di droga in un garage dello stesso paese.

Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire la rete che gestiva piazze di spaccio anche a San Giovanni La Punta e a Pedara.

Il gruppo utilizzava un linguaggio criptico non soltanto per organizzare incontri con gli acquirenti, ma anche per pianificare mirati furti di carburante da rivendere per ottenere denaro contante per finanziare l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Di rilievo anche il ruolo esercitato dalle donne che, in concorso con i mariti o i fidanzati e in presenza di minorenni, concorrevano alla cessione della droga organizzando gli appuntamenti con gli acquirenti.

Nell’inchiesta, denominata “‘A Fossa”, sono complessivamente 18 gli indagati,

Le indagini dei Carabinieri, avviate nel giugno del 2019 dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Acireale, hanno fatto emergere un giro d’affari di diverse migliaia di euro immesse nel mercato della droga.

Durante gli accertamenti investigativi sono state arrestate cinque persone in flagranza di reato e denunciate altre tre per spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

Sono state inoltre sequestrate una carabina ad aria compressa, modificata nella potenza, priva di marca e con la matricola cancellata, e munizioni.

Dei diciotto indagati, undici sono i destinatari della misura cautelare, mentre i restanti hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

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