La candidatura di Miceli è dei primi giorni del mese di marzo ma, a tutt’oggi, non è stata anocra formalizzata anche se, qualche giorno fa, era sembrato che Giuseppe Conte, avesse dato il suo ok

Parafraso volentieri “Metti, una sera a cena”, il film di Giuseppe Patroni Griffi che vede, come protagonisti, Jean-Louis Trintignant, Florinda Bolkan, Lino Capolicchio, Tony Musante, Annie Girardot.

Si tratta di un film in cui amore e infedeltà rappresentano il cardine della storia. Ma non era una cena. Era, semplicemente l’ora dell’aperitivo in uno dei locali di via libertà, a Palermo.

L’occhio si volge e si accorge della presenza di Giancarlo Cancelleri, sottosegretario di Stato al “Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili” nel governo Draghi e in quota al “Movimento 5 Stelle”. È in compagnia e la nuca del suo interlocutore m’incuriosisce.

Si tratta di Franco Miceli, presidente nazionale dell’Ordine degli architetti e indicato dal Pd come papabile per il ruolo di Sindaco nelle imminenti elezioni amministrative che riguardano la città di Palermo.

La sua possibile candidatura è dei primi giorni del mese di marzo ma, a tutt’oggi, non è stata anocra formalizzata anche se, qualche giorno fa, era sembrato che Giuseppe Conte, avesse dato il suo bene placido alla candidatura di Miceli e il M5S locale si era espresso in questo senso. Di fatto, però, in quel momento Miceli e Cancelleri stavano prendendo un aperitivo assieme. Amore e infedeltà, come sviluppa Patroni Griffi nel suo film?

Sottosegretario Cancelleri, un aperitivo tra amici, sugello di un accordo o prove generali per superare un’empasse?

«Stiamo ragionando sulle elezioni. Franco Miceli è il nostro candidato e questa è l’occasione per conoscerci e abbiamo scelto la maniera più piacevole, davanti ad un aperitivo».

Architetto Miceli, possiamo pensare che la sua candidatura prenderà corpo?

«Io non ho ancora sciolto le mie riserve perché sto ancora facendo alcune valutazioni. L’offerta della candidatura a Sindaco per chiunque di noi, che in questa città vive e abita, è sempre un fatto di grande prestigio e di grande onore. Ho però bisogno di valutare bene le condizioni che sono a contorno della candidatura ed è quello che stiamo facendo, con grande senso di responsabilità e con grande impegno nell’interesse della città».

Sottosegretario Cancelleri, questo conferma l’asse tra Pd e M5S?

«Non c’è ombra di dubbio. Lo rivendico dal 2018, l’ho detto anche sul viadotto Imera nel 2019. Ritengo che il campo progressista sia il posto giusto del “Movimento 5 Stelle” in cui può diventare soggetto protagonista e, anche nelle prossime regionali, dobbiamo con intelligenza cercare di attrarre anche quel centro moderato, i cui elettori oggi non trovano una casa, per respingere le destre sempre più al margine, quelle destre che possono anche diventare insidiose e pericolose. Credo che questo sia il lavoro che dobbiamo fare e possiamo solo condirlo di buoni risultati, di buona politica e buoni progetti. Palermo è una città che ha bisogno di tante risposte perché ha tanti problemi non risolti e, ovviamente, dobbiamo e vogliamo prenderci la responsabilità di risolvere questi problemi e rilanciare la quinta cittàò di’Italia».