Il direttore Carlo Alberto Tregua commenta il recente disastro avvenuto in Emilia Romagna e addossa le responsabilità sui pubblici amministratori
Il direttore Carlo Alberto Tregua commenta il recente disastro avvenuto in Emilia Romagna e addossa le responsabilità sui pubblici amministratori
Egregio Carlo Alberto Tregua, sono una di quelle persone che a Faenza ha perso la casa. Inoltre sono laureata in Geologia da 50 anni e la laurea non l’ho acquistata in Albania. Lei ha detto una quantità enorme di sciocchezze (voglio essere educata). Prima fra tutte i Sindaci che secondo lei sono analfabeti: il nostro Sindaco è laureato ed è una persona capace e in questi giorni di allerta è solo grazie al suo lavoro e a quello di tutta la giunta comunale che non si è raggiunta una tragedia nella tragedia. Un solo morto nella nostra città dove contiamo migliaia di sfollati e centinaia di case alluvionate. Le cause di questa alluvione vanno sì ricercate nelle condizioni geologiche del territorio che è formato da terreni alluvionali e non da rocce. E’ vero una parte della colpa della alluvione di case poste in terreni a livello inferiore dei fiumi è da imputare alla bonifica di terreni che erano alveo, ma avvenimenti di questo tipo a Faenza non si registravano dal 1870 circa quando piovve per 60 giorni consecutivamente. Purtroppo la siccità che ha colpito gli appennini ha provocato l’inaridimento delle parti superficiali che non sono state in grado di assorbire tutta l’acqua che in poche ore è scesa dal cielo. Quantitativo pari a quella di 6 mesi di precipitazioni. Inoltre il mare era sospinto da forti venti provenienti da est che impedivano il naturale sfociare delle acque dei fiumi, anzi il mare ha respinto quelle acque e le ha moltiplicate con le sue ondate di alta marea. Se le cose non si conoscono è meglio non parlare. Cominci invece a pensare a tutti i problemi strutturali e di viabilità che ha la sua di regione la Sicilia, che conosco benissimo avendoci una casa. La saluto cordialmente Boin Maria Luisa
Gentile Signora,
la sua è un’opinione rispettabile, che rispetto. Tuttavia, lei non ha colto il senso generale della mia rubrica. Se avesse avuto la pazienza di leggere il mio editoriale pubblicato mercoledì 24 maggio (https://qds.it/assistenzialismo-erroneo-distruzione-territoriale/), si sarebbe accolta della portata generale delle mie valutazioni.
Per altro, ho più volte evidenziato le gravi lacune che ci sono in Sicilia, responsabilità degli ultimi Presidenti della Regione, fra cui l’attuale Ministro Musumeci.
Ma due torti non fanno una ragione.
Carlo Alberto Tregua