“No” della Giunta alla fusione dell’Istituto De Amicis - QdS

“No” della Giunta alla fusione dell’Istituto De Amicis

redazione

“No” della Giunta alla fusione dell’Istituto De Amicis

mercoledì 19 Febbraio 2020

La proposta della Regione ha provocato una reazione stizzita da parte dell’Amministrazione. Il sindaco: “Interverremo con forza per scongiurare questa ipotesi proposta da Palermo”

ENNA – La riorganizzazione del settore scolastico cittadino è finito al centro di un duro botta e risposta fra Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Maurizio Dipietro, e gli uffici della Regione siciliana. Al centro della contesa e delle scintille che ne sono derivate c’è il destino dell’Istituto comprensivo Edmondo De Amicis, il cui futuro è oggi più che mai nebuloso.

A preoccupare i rappresentanti istituzionali ennesi c’è una recentissima indicazione arrivata da Palermo, e in particolare dagli uffici dell’assessorato regionale competente, circa una possibile fusione della scuola già citata. Una possibilità che il sindaco Dipietro ha voluto respingere subito con forza, pubblicando un apposito post sul proprio profilo Facebook ufficiale.

“Ho letto – ha scritto il primo cittadino di Enna – della soluzione di fusione ipotizzata dall’assessorato regionale alla Pubblica istruzione che riguarda un plesso storico ennese qual è l’Istituto comprensivo Edmondo De Amicis. In sede di Commissione tecnica per il dimensionamento della rete scolastica, avevamo individuato, all’unanimità, quale soluzione da adottare l’accorpamento dell’istituto De Simone di Villarosa all’istituto De Amicis. Soluzione peraltro già adottata in altri casi simili riguardanti altri istituti scolastici ennesi. Adesso sentiamo parlare di fusione e non di accorpamento”.

Una possibilità che l’Amministrazione ennese non sembra intenzionata a prendere nemmeno in considerazione e su cui l’Esecutivo sembra già pronto a dare battaglia in tutte le sedi opportune. “Se dovesse essere questa la scelta dell’assessorato – ha confermato il capo dell’Amministrazione comunale – interverremo con forza per scongiurare questa ipotesi proposta da Palermo, che significherebbe la cancellazione di un importante pezzo della storia dell’istruzione scolastica della nostra città”.

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