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Enna, politiche giovanili, l’opposizione va all’attacco

redazione

Enna, politiche giovanili, l’opposizione va all’attacco

Pietro Di Grazia  |
venerdì 08 Settembre 2023

I Giovani dem ennesi hanno sollecitato un cambio di passo sfruttando in particolare le opportunità che provengono dal mondo universitario: “Porre le basi per il futuro del territorio”

ENNA – In un comunicato pubblicato nei giorni scorsi i Giovani Dem hanno rimarcato quello che è stato definito il “fallimento” dell’Amministrazione retta dal sindaco Maurizio Dipietro per quanto concerne, in particolar modo, la mancata programmazione degli eventi estivi e la scarsa valorizzazione della città. “Se continueremo così – hanno affermato i rappresentanti dei democratici – senza una programmazione, senza un’idea di città, senza collaborazione con i privati, senza ascoltare i giovani, in tanti continueranno ad andare via”.

Proprio l’emigrazione giovanile è uno dei punti focali che sta colpendo la totalità dei centri siciliani e, in generale, l’intero meridione. “Enna – ha spiegato Alfredo Alerci, segretario provinciale dei Gd – vive da anni un grosso problema di emigrazione giovanile e la colpa non è certo di questa o quell’altra Amministrazione. È un problema strutturale che colpisce il Sud e maggiormente i territori più poveri di opportunità come quello ennese”.

“L’Amministrazione locale – ha aggiunto – avrebbe però tanti strumenti per cercare di invertire la rotta: fra essi c’è senza dubbio il settore degli eventi musicali, che potrebbe spingere i giovani a restare in città nei mesi estivi e richiamarne altri dalle altre province, con vantaggi economici per locali e strutture ricettive. Penso a Mosaico Festival, un’iniziativa privata che ha riqualificato con la musica i luoghi più belli di Piazza Armerina grazie al supporto del Comune, così come alla ricchissima stagione estiva di Troina, piena di eventi gratuiti in grado di accontentare pubblici diversi. Nulla di tutto ciò accade nel capoluogo: l’Amministrazione Dipietro ha dimostrato ancora una volta di non avere alcuna idea di città, su questo e su altri fronti, limitandosi, a oggi poco e male, all’ordinaria Amministrazione”.

“L’isolamento politico dell’Amministrazione ex-civica – ha sottolineato ancora Alerci – e la totale assenza di idee e prospettive sta accelerando il declino di Enna: ed è paradossale che in tutto ciò la città avrebbe tutte le potenzialità per diventare un vero centro universitario. Cosa pensiamo di offrire ai migliaia di giovani che da questo mese andranno a riempire le stanze in affitto della città? Possiamo pensare che questa possa essere solo una città di passaggio per quei 3-4 anni di studio? Cosa può spingere i giovani emigrati a tornare ad investire nella propria città? A queste domande può rispondere solo la politica. Noi pensiamo che la Giunta Dipietro abbia smesso da tempo di fare politica e che sia urgente costruire una proposta alternativa, visionaria, concreta, che dica ai cittadini che la rotta può essere invertita e si può davvero riprendere il ruolo di guida del territorio”.

“L’Università – ha affermato Luigi Varisano, segretario cittadino dei Gd – è l’unica vera speranza per il futuro di Enna. Comune e Università devono collaborare fattivamente affinché ci possano essere le condizioni per attirare giovani da tutta la Sicilia e creare le basi affinché questi giovani costruiscano anche il proprio futuro post laurea. Credo che un primo passo importante sarebbe il trasferimento di alcune facoltà a Enna Alta, come proponiamo ormai da anni, per ripopolare i quartieri storici sempre più vuoti ed aiutare i commercianti sempre più colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni. In quest’ottica giocherà un ruolo fondamentale il Policlinico universitario: ci auguriamo per questo che la politica ennese possa unirsi superando ogni steccato ideologico”.

Abbiamo chiesto replica all’Amministrazione Dipietro e in particolare all’assessore alle Politiche giovanili e al Tempo libero, Walter Cardaci, ma al momento di andare in stampa non abbiamo ancora ricevuto le risposte richieste. Restiamo in attesa di un’eventuale replica per dare spazio anche alla posizione dell’Esecutivo comunale.

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