Un enorme parco al Lungomare, il QdS lancia la sfida per Catania - QdS

Un enorme parco al Lungomare, il QdS lancia la sfida per Catania

Melania Tanteri

Un enorme parco al Lungomare, il QdS lancia la sfida per Catania

sabato 13 Novembre 2021

Tra viale Artale Alagona, via Anfuso e via De Gasperi c’è una vasta area verde incolta, perlopiù di proprietà privata, che va salvata dal consumo di suolo

CATANIA – Una programmazione urbanistica attesa da oltre 50 anni. E che ha subìto un nuovo impulso anche con il coinvolgimento della città. Si è svolto ieri a Palazzo degli elefanti il secondo incontro relativo ai forum di consultazione con le associazioni professionali, le organizzazioni ambientaliste e i gruppi di cittadini, per elaborare il Pug, lo strumento urbanistico che dovrebbe arrivare a breve in Consiglio comunale. Le nuove imposizioni di legge, infatti, vogliono che le amministrazioni dialoghino con la città per partecipare all’idea del futuro urbanistico delle realtà urbane.

Dopo la lava, il focus di ieri è stata “l’acqua” ovvero il rapporto con il mare che la città etnea sogna da sempre ma che, ancora oggi, sembra quasi impossibile. Ed è in questo filone che si inserisce l’iniziativa del Quotidiano di Sicilia che, entrando nel dibattito, lancia la proposta per la creazione di un grande parco urbano di fronte al mare. Da realizzare nella vasta area libera alle spalle del lungomare, nella zona che va dall’istituto Nautico fino alla via De Gasperi. Un’enorme porzione di terreni liberi o semiliberi che potrebbe, in un futuro non troppo lontano, diventare area verde a disposizione della città, ancora tra le ultime posizioni nelle classifiche di vivibilità (vedi l’inchiesta a pagina 6 e 7).

L’iniziativa che questo giornale ha deciso di portare avanti entrando nella discussione avviata dall’amministrazione comunale, deve fare i conti però con la natura dei terreni in questione, prevalentemente privatistica, come conferma il responsabile della direzione urbanistica del comune di Catania, Biagio Bisignani. “Le aree sono quasi tutte private” – afferma. Difficile, dunque, poterne disporre liberamente, anche perché il vecchio e vigente Piano regolatore generale indica quella zona come edificabile, ci dice ancora il direttore. Non è detto, però, che il cemento debba essere necessariamente il futuro di questa zona.

Il nuovo strumento urbanistico in corso di definizione potrebbe destinare quella zona, o una sua parte, ad altro, compensando magari i proprietari con altre aree. In ogni caso, a vigilare su quel che potrà essere programmato in quest’area come altrove, è chiamato il Consiglio comunale che, ormai tre anni fa, ha approvato le linee guida di quello che avrebbe dovuto essere il nuovo Piano regolatore generale, oggi non più necessario, ma comunque frutto di una lunga elaborazione ed espressione di una volontà politica. Un’indicazione, dunque, di cui dovrà tenere conto il Pug e che prevede consumo di suolo zero. “Altro cemento è quello che tutto il Consiglio vuole evitare” – spiega Sebastiano Anastasi, componente della commissione urbanistica.

È importante che la città si mobiliti e dica la sua – prosegue Anastasi. Il Consiglio ha lavorato tanto per le linee guida e, in modo assolutamente bipartisan, ha preso posizione contro nuovo cemento e nuovi palazzoni. Un po’ il contrario di quello che è accaduto in passato e che, ahimè, continua ad accadere”.
Il consigliere si riferisce alla possibilità di demolire e ricostruire – prevista dalla legge – che, di fatto, bypassa la pianificazione urbanistica e l’aula. “È vero che è tutto lecito, ma stanno spuntando edifici ovunque – continua Anastasi. Anche sul Lungomare. Serve la pianificazione di una città già disordinata, la cui pianificazione spetta esclusivamente al Consiglio comunale, quindi ai cittadini”. Poco distante dalle aree libere del viale Artale Alagona, è infatti in corso la riqualificazione di parte della via Acireale, con la realizzazione di un moderno ed efficiente palazzo di 14 piani al posto di alcune fatiscenti baracche.

“È allora importantissimo fare sentire la propria voce, in questo momento soprattutto in cui c’è evidentemente fermento – continua Anastasi – se non si vuole lasciare questa sorta di cambiale in bianco agli amministratori. Sono questioni fondamentali – aggiunge – di cui la città deve essere messa a parte e che devono passare dall’aula. Noi faremo la nostra parte – conclude – anche perché il Consiglio comunale è l’organo dal quale deve passare la pianificazione urbanistica”.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017