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Il vento dell’eolico spinge l’economia trapanese

Vincenza Grimaudo

Il vento dell’eolico spinge l’economia trapanese

martedì 29 Marzo 2022

Sviluppo e sostenibilità grazie a network e sinergie attivate sul territorio. Occasione di sviluppo anche per il porto dove arriveranno carichi di componenti da distribuire in provincia

TRAPANI – Il vento soffia forte su Trapani e questa volta non è un modo di dire ma nel senso letterale del termine. Proprio questo clima favorevole sta portando all’intera provincia effetti benefici sul piano economico. Parliamo della cosiddetta energia rinnovabile tra cui rientra l’eolico: proprio da qui riparte il rilancio dell’economia dell’intero indotto.

Infatti grazie ad un accordo tra Isla srl, Impresa Portuale srl di Trapani e la ditta Riccardo Sanges & C., da qualche giorno è iniziata una massiccia attività di sbarco di componenti da distribuire su tutto il territorio trapanese per quanto concerne proprio l’impiantistica connessa ad investimenti nell’eolico. Il primo carico, suddiviso in due navi, comprendeva in totale 4 impianti: una nave ha trasportato 12 pale da 54 metri ciascuna per un totale di 138 tonnellate; la seconda tutte le altre componenti, ovvero 4 basi, 4 rotori e altrettante torri suddivise in tre sezioni, per un peso totale di oltre 800 tonnellate. Per Trapani questo significa davvero un ulteriore volano per l’economica: da una parte tutto quel che riguarda ciò che mette in moto in modo diretto l’eolico, dall’altra anche la rimessa a regime del trasporto merci per il porto trapanese rimasto a lungo impantanato tra crisi economica e deficit strutturali.

Un’occasione importante per il porto di Trapani, che prova in questo modo ad affermare ulteriormente la sua vocazione commerciale e la sua posizione di hub strategico per la logistica e per lo stoccaggio delle infrastrutture necessarie per la produzione di energie da fonti rinnovabili. Dopo i primi quattro impianti in arrivo entro marzo, sono previste una decina di navi che trasporteranno altri 16 impianti completi, con 48 pale, alcune anche di 66 metri di lunghezza, per un totale di 7.600 tonnellate di merce.

D’altronde l’eolico è già una realtà per il territorio trapanese dove ci sono diversi impianti in esercizio, tra cui un parco a Salemi e sono in costruzione anche un parco eolico di Elimi e un altro agro-fotovoltaico a Mazara del Vallo. Il parco di Salemi è uno dei più grandi in Italia con 66 megawatt di potenza installata, produce circa 140 gigawatt annui di energia elettrica. La zona dove sorge il parco è una delle più ventose del territorio nazionale e l’impianto è uno dei più efficienti.

Il parco degli Elimi è in fase di costruzione con una tecnologia innovativa che permette, a fronte di 38 megawatt di potenza installata, la produzione di 115 gigawatt all’anno. Ma tornando all’accordo commerciale sul porto trapanese, quella che è partita è una scommessa anche per Portitalia, leader in Sicilia per la movimentazione delle merci, entrata lo scorso anno nella compagine societaria di Impresa Portuale Trapani con la conseguente nomina a presidente di Giuseppe Todaro, indicato per acclamazione da tutti i soci: “Dopo avere investito tanto su Palermo e su Termini Imerese – commenta il presidente Todaro – abbiamo deciso di puntare i riflettori anche su Trapani, aggiungendo un ulteriore tassello nel processo avviato da alcuni anni nei porti del network. Abbiamo sempre creduto nel lavoro di squadra. E in linea con le politiche intraprese dall’Autorità portuale guidata da Pasqualino Monti, vogliamo dare pure noi un contributo per riavviare la macchina economica del territorio, pesantemente colpita dalla pandemia e da anni di crisi economica. Ormai non si può più guardare allo sviluppo con i paraocchi o con una visione campanilistica: network e sinergie non sono termini vuoti ma concetti indispensabili oggi per fare impresa. Ed è su queste basi che stiamo costruendo il futuro delle nostre aziende. Nella nostra isola”.

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