L'Etna si risveglia con fontane di lava dal Cratere di Sud-Est. Eruzione ben visibile nel corso della serata, tremore in crescita.
L’Etna torna a ruggire con una nuova eruzione cominciata nella serata di domenica 13 agosto e proseguita nel corso della notte di lunedì 14 agosto. Un trabocco lavico è infatti ben visibile dal Cratere di Sud-Est con della ricaduta di cenere osservata nella zona del Rifugio Sapienza.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, attraverso un comunicato diffuso in tarda sera, sottolinea che “l’attività stromboliana è evoluta in fontana di lava e sta producendo una nube eruttiva che i venti disperdono in direzione Sud”.
Etna, Cratere Sud-Est attivo e tremore in incremento
“Si osserva inoltre – aggiunge l’Istituto – un trabocco lavico dal fianco meridionale del Cratere di Sud-Est. Dal punto di vista sismico, continua il trend in incremento sia dell’ampiezza media del tremore vulcanico che dell’attività infrasonica”.
“Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del Cratere di Sud-Est, ad una quota di circa 2900 metri sopra il livello del mare. Anche gli eventi infrasonici risultano localizzati in coincidenza del Cratere di Sud-Est”.
“Non si osservano deformazioni in atto nei segnali ad alta frequenza della rete GNSS, mentre si misurano variazioni di circa 5 microstrain nel segnale di strain misurato alla stazione di riferimento DRUV”, conclude l’Ingv.
Etna, tre mesi fa l’ultima eruzione
L’attività vulcanica di queste ore dell’Etna arriva a quasi tre mesi di distanza dall’ultima eruzione che aveva interessato proprio il Cratere di Sud-Est. Nel mese di maggio 2023, infatti, il vulcano attivo più alto d’Europa si era contraddistinto per l’emissione di flussi lavici e di cenere vulcanica.
Fonte foto: ct.ingv.it
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