Etna, notte di fontane di lava, cenere su Catania - QdS

Etna, notte di fontane di lava, cenere su Catania

redazione web

Etna, notte di fontane di lava, cenere su Catania

mercoledì 24 Marzo 2021

Ancora spettacolo dal vulcano più alto d'Europa che stamattina si è presentato con un vulcano di cenere lavica alto sei chilometri. Una colata si dirige verso la Valle del Bove. GUARDA LA GALLERY

Nuova notte di spettacolari fontane di lava sull’Etna, per la sedicesima volta dal sedici febbraio scorso, quando ha avuto inizio il ciclo di parossismi.

Alle sette del mattino, in un comunicato, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha reso noto che l’attività esplosiva dal Cratere di Sud est, continuava, anche se ormai da alcune ore l’ampiezza media del tremore vulcanico era in decremento, pur mantenendosi su valori alti.

“In base al modello previsionale – si legge nel comunicato – la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud Sud est. L’altezza massima stimata dai dati satellitari è seimila metri sul livello del mare. E’ stata inoltre segnalata da personale dell’Ingv ricaduta di cenere a Catania”.

Una gallery di immagini spettacolari

Nel corso della notte numerosi appassionati, vere e proprie “sentinelle” dell’Etna, hanno scattato diverse belle immagini del vulcano in eruzione che abbiamo raccolto per voi in questa gallery. Oltre a quelle di Orazio Valenti – tra l’altro autore del libro “Il mio Omaggio al Mongibello”, con oltre settecento foto del vulcano –  e a quelle delle telecamere di sorveglianza dell’Ingv, ci sono gli scatti della vulcanologa Lucia Pruiti, che ha realizzato un’immagine del Sud est stamattina presto dal territorio di Sant’Alfio, e di Matilde Riccioli, che ci mostra il pennacchio dell’Etna da Fleri.

Foto Valenti
Foto Valenti
Foto Valenti
Foto Valenti
Foto Valenti
Foto Valenti
Foto Ingv
Foto Ingv
Foto Pruiti
Foto Riccioli

Intensificazione dalle 23 di ieri

Un’intensificazione delle fontane di lava a partire dalle 23 di ieri era stato segnalato dall’Ingv in una precedente nota in cui si sottolineava inoltre che tra le tre e le quattro del mattino dalle telecamere di vidosorveglianza era stato osservato “un flusso piroclastico”, ossia un trabocco lavico, confermato anche dall’osservazione diretta di personale dell’Istituto presente sulle zone sommitali del vulcano.

Due colate nelle zone sommitali

La colata, ancora ben alimentata, è scesa in direzione della Valle del Bove e ha raggiunto una quota tra i 1.900 e 1.800 m circa.

Ma ne è stata rilevata anche un’altra, meno alimentata, in direzione sud che si attesta in area sommitale.

Aeroporto in bonifica

La cenere, come detto, sospinta dal vento, è caduta in direzione Sud-Sud est e quindi anche su Catania, provocando la chiusura di un settore dello spazio aereo e della pista dell’aeroporto perché contaminata.

Nello scalo di Catania-Fontanarossa è stata dunque avviata un’attività di pulizia e bonifica della pista.

Coldiretti, nuovi danni da cenere

“Si allunga il conto dei danni dopo oltre un mese di spettacolari eruzioni dell’Etna che hanno riversato cenere e lapilli nelle campagne, dove sono stati danneggiati vivai di piante e fiori, ortaggi così come gli agrumi, graffiati dalla potenza della sabbia”.

Lo afferma in una nota Coldiretti in riferimento alla nuova eruzione dell’Etna con lava e cenere dal cratere di Sud-Est.

“Nelle campagne – continua la nota – è calamità con danni spesso irreparabili alle coltivazioni, ai quali si aggiungono i disagi per chi è costretto alla pulizia straordinaria delle canalette di scolo o alla pulizia delle strade rurali”.

“In molte zone – conclude l’associazione – la terra è stata sommersa da una coltre nera. Per pulire le strutture e le coltivazioni serve tempo, acqua e quindi l’impiego massiccio di manodopera. Siamo di fronte a dei cambiamenti anche del vulcano e quindi bisogna avviare anche un nuovo sistema di interventi che salvaguardi anche gli imprenditori agricoli con norme celeri e ad hoc”.

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