Partite procedure di stabilizzazione per 1.166 ex Pip

Entro dicembre stabilizzati i 1.166 ex Pip, gli altri saranno ancora precari: avviate procedure di assunzione

Daniele D'Alessandro

Entro dicembre stabilizzati i 1.166 ex Pip, gli altri saranno ancora precari: avviate procedure di assunzione

Sonia Sabatino  |
martedì 14 Novembre 2023

C'è finalmente una svolta nella lunga storia della stabilizzazione degli ex Pip: ecco cosa accadrà entro il 2023.

È partita la procedura di stabilizzazione degli ex Pip che si concluderà entro il 31 dicembre con l’assunzione di 1.166 ex Pip su circa 2.400 attualmente impiegati. Tale processo è stato avviato dalla Legge Regionale n. 8 dell’11 luglio 2023 recante le disposizioni finanziarie, al cui articolo 9 si decretano le misure a favore dell’assunzione di questi lavoratori, che da 20 anni si trovano nel limbo del precariato.

Gli ex Pip lavorano, infatti, nelle amministrazioni pubbliche, negli assessorati e negli ospedali, ma anche nelle scuole, nelle chiese e all’interno di associazioni del terzo settore, eppure non hanno mai avuto un contratto e sono sempre stati sussidiati. Da tempo chiedono di essere stabilizzati nel pubblico impiego. La finanziaria regionale autorizza, dunque, la società partecipata Sas (Servizi Ausiliari Sicilia) ad assumere 1.166 degli ex Pip, con un contributo del governo isolano di 7 milioni e mezzo di euro per l’esercizio finanziario 2023.

La procedura

Domani, mercoledì 15 novembre, per gli ex Pip sarà l’ultimo giorno utile per presentare la domanda al collocamento, il quale da giorno 7 novembre è dedicato esclusivamente a loro. Entro il 20 novembre saranno pubblicate le graduatorie provvisorie ed entro il 27 quelle definitiva. Tra l’8 e l’11 dicembre saranno liquidate queste posizioni lavorative dagli uffici preposti. Nel frattempo, la Sas pubblicherà l’avviso pubblico per la selezione di questi soggetti, nominerà le commissioni, effettuerà le visite mediche ai lavoratori e poi li assumerà entro fine anno.

“Voglio sottolineare la correttezza dell’amministrazione regionale che sta dimostrando giorno dopo giorno di mantenere gli impegni presi, comunicando i vari passaggi amministrativi che saranno posti in essere, garantendo tempi certi sul percorso di stabilizzazione – ha dichiarato in merito l’assessore per l’Economia, Marco Falcone – Mi impegno, inoltre, ad incontrare settimanalmente le organizzazioni sindacali al fine di verificare il rispetto delle tempistiche”. L’incontro per la firma del verbale con i sindacati è fissato per il 18 novembre.

Gli ex Pip esclusi

Le sigle sindacali coinvolte hanno nel frattempo ribadito la necessità di assumere tutti i lavoratori del bacino che ne facciano richiesta, nella speranza dunque che questo sia il primo step del processo di assunzione totale degli ex Pip.

“I posti disponibili sono soltanto quelli degli assessorati che sono convenzionati con la Sas, per cui ancora non ci sono altre disponibilità. Non si tratta dunque di un problema economico, ma principalmente di posti -ha precisato il sindacalista Asud Giovanni Tarantino –  Quindi 1.166 lavoratori saranno assunti negli assessorati, gli altri resteranno nelle associazioni, nelle scuole, negli ospedali, nei comuni, e nei posti in cui in questo momento non stanno stabilizzando, pertanto il bacino degli ex Pip continuerà ad esistere. Oltre alla stabilizzazione, agli ex Pip è stata proposta la fuoriuscita in cui la Regione paga fino a cinque anni di stipendi in un’unica soluzione. Ovviamente tutti quelli che non saranno stabilizzati a questo giro dovranno attendere la nuova disponibilità di posti della Sas e la nuova graduatoria”.

I criteri di assunzione

Ci sono due livelli A e B – spiega ancora il sindacalista Tarantino – Il primo è quello con requisiti minimi per cui vanno in assessorato a fare i servizi base, gli altri saranno smistati nei reparti amministrativi e informatici in base alle loro competenze. La graduatoria viene fatta in base al carico familiare, reddito personale e anzianità, secondo il famoso decreto Stancanelli che predilige chi ha più figli o persone a carico e chi ha un’età superiore. A parità di queste condizioni passa avanti chi ha già lavorato più tempo negli assessorati, questo criterio è stato stabilito dall’Ars”.

La storia  

Tra le varie storie degli ex Pip c’è quella di Orazio che ha iniziato nelle scuole intorno al 2001: “Ai tempi lavoravamo tramite le associazioni, in quel periodo mi sono occupato del settore sportivo che è il mio, infatti sono pure laureato in Scienze Motorie – racconta -. Nel tempo ci sono stati sempre dei cambiamenti per cui ci hanno dislocato in diversi ambiti: ospedali, scuole e Comuni. Io sono stato mandato in segreteria a gestire il personale scolastico di un istituto comprensivo, in cui spesso mi è capitato di sopperire anche alle mancanze del personale Ata. Poi mi sono sposato e mi sono trasferito a Carini per cui al successivo rimpasto, che è avvenuto nel 2010, hanno tenuto conto della mia nuova residenza e mi hanno spostato al Comune di Capaci, dove sono stato inizialmente all’urbanistica e poi sono passato ai lavori pubblici in cui abbiamo lavorato sodo e mi sono trovato bene. Nel 2014 quando è cambiato il sindaco ha dato a noi 12 Pip il ben servito, quindi siamo stati rispostati. Adesso sono al comune di Carini al comando di Polizia Municipale, ma intanto mi sono iscritto in graduatoria per insegnare educazione fisica nelle scuole e al momento lavoro nelle scuole private per fare punteggio, infatti, il contratto che ho come ex Pip me lo consente. Vedremo cosa succederà”. 

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