Fase 2, a Palermo protestano fotografi e videomaker - QdS

Fase 2, a Palermo protestano fotografi e videomaker

redazione web

Fase 2, a Palermo protestano fotografi e videomaker

lunedì 01 Giugno 2020

Hanno chiesto un incontro con il governatore Musumeci. Vista la profonda crisi, vorrebbero prolungamento del bonus da ottocento euro, sospensione di tasse, mutui e bollette , oltre agli adempimenti fiscali e contributivi

Fotografi e videomaker hanno depositato simbolicamente le loro attrezzature stamattina in piazza Politeama a Palermo.

Una manifestazione che ha per slogan “Vedo buio”, per testimoniare la crisi che da settimane i professionisti della immagine stanno patendo a causa delle restrizioni dovute alla pandemia covid-19 che di fatto ha costretto ad annullare tutte le cerimonie, soprattutto quelle nozze che costituiscono il principale introito per questi lavoratori.

“Siamo stati abbandonati – dice Carmelo Ferrara, portavoce di questo movimento di protesta-. Oggi deponiamo simbolicamente le macchine fotografiche e le videocamere per ribadire che siamo ormai alla fame”.
Cartelli con lo slogan “Vedo buio” che sono un grido di dolore rispetto ad un futuro nero per molte imprese del settore.

“Affitti dei locali da pagare, stipendi, spese di gestione, bollette siamo davvero nei guai – sottolinea Ferrara – la crisi che stiamo patendo, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, è senza precedenti. Quando si dice siamo senza lavoro ma non è uno slogan, è un fatto concreto. L’annullamento di ogni forma di cerimonia – prosegue – e di tutti gli eventi ci ha messo in ginocchio”.

E per i mesi a venire non ci sono grandi speranze di ripresa.

“Riteniamo che il 2020 andrà via così, ci sarà il blocco totale, per questo abbiamo bisogno di interventi eccezionali con finanziamenti a fondo perduto per gestire la futura ripartenza delle nostre imprese, non possiamo che confidare nella sensibilità di questo governo regionale e dell’assemblea regionale siciliana, chiederemo un incontro al presidente Musumeci, al presidente dell’Ars Micciché e all’assessore alle attività produttive Mimmo Turano”, conclude Ferrara.

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