Fitto: "Avanti su Pnrr". Stancanelli: "Io no candidato Catania" - QdS

Festa Tricolore, Fitto: “Su Pnrr stiamo procedendo”. Stancanelli: “Non sarò candidato sindaco di Catania”

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Festa Tricolore, Fitto: “Su Pnrr stiamo procedendo”. Stancanelli: “Non sarò candidato sindaco di Catania”

Giuseppe Bonaccorsi  |
domenica 04 Dicembre 2022

Alla Festa del Tricolore di Catania l'ex sindaco Raffaele Stancanelli smentisce le voci su una sua possibile ricandidatura nel 2023.

Breve intervento ieri mattina del ministro Raffaele Fitto, che ha le deleghe al Sud, agli Affari europei, alle politiche di coesione e al Pnrr. Il rappresentante del Governo Meloni, collegato via Skype dalla Puglia ha potuto partecipare alla festa del Tricolore, organizzata dal senatore Salvo Pogliese, soltanto per pochi minuti, perché d’un tratto il collegamento si è interrotto e non è stato più possibile ripristinarlo.

A presiedere sul palco d’un tratto è rimasto soltanto il deputato europeo siciliano, Giuseppe Milazzo, che ha cercato in tutti i modi di non perdere il filo del discorso soprattutto sulla difficoltà nel presentare progetti idonei per il Pnrr.

In collegamento da casa anche il parlamentare di Fdl, Raffale Stancanelli, anche lui vittima, d’un tratto, dell’interruzione del collegamento.

“SU Pnrr coesi verso soluzione”

Il ministro, però, è riuscito a spiegare per sommi capi che il suo Governo non intende affatto sprecare tempo prezioso per ottenere i fondi necessari per la ripresa del Paese e ha aggiunto che “in questi anni si è lavorato alacremente nel gruppo de conservatori europei perché ritenevo che fosse la scelta più adeguata per rappresentare i nostri valori e una posizione in Europa molto chiara e lineare, quella di essere in grado di esprimere critiche europee e lavorare dentro le istituzioni e per cambiarne l’approccio. Da qui è iniziato un percorso che ci ha permesso di consolidare il partito dei conservatori europei”. Il ministro ha aggiunto che “questa forza adesso ci permette di dare consistenza e peso alle nostre politiche e di difendere le nostre prerogative nazionali”.

Anche l’intervento di Stancanelli sui Conservatori europei è stata incentrata sulla difesa delle prerogative del Sud: “La scelta della presidente Meloni di nominare ministro per il Sud Raffaele Fitto credo sia stata idonea, perché qui non stiamo parlando soltanto di Pnrr, ma anche dei fondi di coesione e quindi deleghe di questo spessore affidate a un ministro del sud sono state azzeccate”.

Il ministro si è soffermato anche sulla cosiddetta polemica sull’assegnazione della delega al Sud col ministro Musumeci dicendo che quelle sono state divergenze frutto solo di indiscrezioni di stampa.

Polemica a distanza La Russa-Stancanelli

Dopo l’interruzione del collegamento, alla ripresa è apparso sullo schermo soltanto l’europarlamentare Stancanelli, ma siccome il tempo era ormai quasi scaduto la discussione si è incentrata soltanto sulle parole del presidente del Senato Ignazio la Russa che il giorno precedente, sempre dalla Festa del tricolore, a una precisa domanda su una possibile ricandidatura a sindaco di Raffaele Stancanelli l’aveva bocciata sonoramente dicendo che non è il caso di puntare sui bis.

Stancanelli: “Nessuna intenzione di candidarmi a sindaco”

Incalzato, però l’ex senatore e sindaco Stancanelli ha risposto a sillabe…”Non voglio rimanere invischiato in polemiche. Stavolta La Russa ha messo un veto superfluo. I miei amici sanno che a me non interessa rifare il sindaco di Catania. E non esiste nessuna regola che esclude qualche candidato… quindi non fatemi parlare…”.

Anche il senatore Pogliese, a margine della festa, si è detto meravigliato per l’uscita di la Russa. “Non abbiamo ancora parlato come partito di candidature per il Comune. Non so cosa dire. Avvieremo una discussione dopo questa festa e poi esamineremo eventuali proposte con la coalizione. Sul Comune di Catania non c’è ancora nulla di deciso, né veti, né nomi”.

Non è un mistero che tra il presidente La Russa e l’europarlamentare non corra buon sangue. E’ stato proprio La Russa, pochi mesi fa, durante la ricerca di un candidato unitario per la poltrona di governatore, a battersi contro una candidatura di Stancanelli che sembrava gradito a tutta la coalizione, tranne ai suoi compagni di partito. la Russa riteneva che bisognava lasciare a Nello Musumeci – oggi ministro al Mare e alla Protezione civile – la possibilità di un secondo mandato, e quindi si sarebbe battuto per evitare che alla fine tutte le differenze convergessero su Stancanelli. Questa la tesi ufficiale, ma non si sa se dietro esistano altre divergenze.

Ora questa uscita non fa altro che avvelenare un partito che nella scelta del nome del possibile nuovo sindaco etneo si gioca una fetta di autorevolezza nella città più grande della Sicilia orientale.

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