Foggia, la mafia colpisce ancora, “Noi non ci faremo intimidire” - QdS

Foggia, la mafia colpisce ancora, “Noi non ci faremo intimidire”

Gabriele DAmico

Foggia, la mafia colpisce ancora, “Noi non ci faremo intimidire”

giovedì 16 Gennaio 2020

Ordigno esploso davanti ad un centro per anziani. Ennesimo attentato dall’inizio del 2020 nei confronti della famiglia Vigilante

FOGGIA – La giornata di oggi si è aperta con l’ennesimo attentato della mafia foggiana nei confronti del gruppo della sanità privata “Telesforo”.

Questa volta, la bomba è esplosa davanti il centro polivalente per anziani “Il Sorriso di Stefano”, diretto da Luca Vigilante. Nella struttura, in quel momento, stava lavorando una donna delle pulizie che, fortunatamente, è rimasta illesa durante l’esplosione che ha provocato danni esterni alla struttura e danneggiato alcune auto in sosta.

“La domanda che ci poniamo – fanno sapere dal gruppo ‘Telesforo’ – è se gli autori e i mandanti di questo vile gesto che poteva provocare la morte della donna che era all’interno a lavorare, sappiano o meno che hanno colpito un simbolo di umanità e di altruismo. Forse non tutti conoscono l’origine del nome di questo centro diurno e sarà bene ricordarlo proprio oggi. Stefano Franchi era un ragazzo ospite della Rssa ‘Il sorriso’, deceduto nel giugno 2016 per via di una grave malattia neurodegenerativa. Il padre di Stefano alla morte del figlio, ha voluto donare questo immobile a noi in segno di riconoscenza per le cure prestate con amore e dedizione a Stefano. Un gesto di una portata e di un significato enormi”.

L’attentato è a tutti gli effetti un atto intimidatorio nei confronti della famiglia Vigilante e, in particolare, del fratello di Luca: Cristian, anche lui manager nel gruppo di sanità privata. La sua “colpa” sarebbe stata quella di avere testimoniato contro la mafia foggiana nel processo “Decima azione”. Da quel momento sono cominciati gli attacchi intimidatori, come quello del 3 gennaio scorso quando era stata fatta esplodere una bomba sotto l’auto di Cristian Vigilante. Proprio in risposta a quel fatto, il 10 gennaio, l’associazione “Libera” aveva organizzato una grande manifestazione anti-mafia (Foggia libera Foggia) alla quale hanno partecipato anche diversi esponenti del panorama politico italiano. Per il sindaco della Città pugliese, Franco Landella, l’attentato di ieri è “l’ennesima dimostrazione di una delinquenza e di una criminalità parassitarie e violente evidentemente spaventate dai risultati ottenuti dalla Squadra Stato e dalla imponente mobilitazione popolare dello scorso 10 gennaio. La mafia – ha aggiunto – ha compreso di essere minoranza nella nostra Città e prova ad alzare il tiro e la portata delle sue minacce infami. Chi pensa che Foggia sia destinata a piegarsi si sbaglia”.

Dello stesso avviso il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che di recente aveva convocato gli stati generali dell’Antimafia Sociale, con l’intento di condividere un percorso di interventi per il rafforzamento della responsabilità sociale in materia di prevenzione della criminalità. “Noi non ci faremo intimidire – ha dichiarato il governatore – reagiremo con tutta la forza che abbiamo alla violenza mafiosa e continueremo ad incoraggiare le tantissime realtà del territorio foggiano che giorno per giorno costruiscono percorsi di legalità”.

Sulla violenza manifestata dalla mafia foggiana dall’inizio del 2020 è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ribadendo che “gli inquirenti sono già al lavoro e non daremo tregua a chi pensa, con la violenza, di esiliare legalità, libertà e giustizia. Vinceremo insieme questa battaglia”.

Gabriele D’Amico

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017