A Gela è allarme sicurezza, scatta l’appello ai cittadini - QdS

A Gela è allarme sicurezza, scatta l’appello ai cittadini

Liliana Blanco

A Gela è allarme sicurezza, scatta l’appello ai cittadini

mercoledì 16 Novembre 2022

I numerosi episodi che si sono verificati nelle ultime settimane hanno creato in città un clima molto teso. Il sindaco Lucio Greco: “Non voltiamoci dall’altra parte”

GELA (CL) – In città sembra essere tornato il periodo degli anni di piombo. Dopo una lunga pax durata qualche anno e scandita da isolati attentati incendiari che, comunque, hanno mantenuto alto il trend della provincia nissena, adesso si torna alla violenza privata.

Il periodo nero di Gela è iniziato qualche settimana fa con il fuoco che ha assediato la città in diversi punti: attentati incendiari a iosa che hanno allertato le istituzioni e hanno indotto la Prefettura a riunire il Comitato per l’ordine e la sicurezza. Sono stati inviati contingenti in aiuto a Carabinieri e Polizia e i cieli della città sono stati solcati da elicotteri in perlustrazione. Non è bastato.

Non solo si sono verificati nuovi avvertimenti ma hanno anche avuto luogo liti furibonde per inezie, aggressioni a persone disabili e un ristoratore del centro storico (ridotto in fin di vita soltanto per essere intervenuto al fine di sedare una lite nel suo locale). Un bollettino di guerra che non fa presagire nulla di buono.

Ma i cittadini non ci stanno e non vogliono piegarsi davanti all’immagine di una città violenta, cui si associano i problemi di sempre di pulizia e decoro urbano. Per questo una manifestazione pubblica si è tenuta la scorsa settimana nella villa comunale, dove il Comitato cittadino studenti Gela ha portato in piazza cittadini e coinvolto le istituzioni.

“Mi unisco all’appello del prefetto, Chiara Armenia – ha detto il sindaco Lucio Greco nei giorni scorsi – nel chiedere che la comunità gelese collabori con le Forze dell’Ordine, segnali, anche anonimamente, e dia il proprio contributo alla lotta contro la criminalità che sta facendo ripiombare la nostra città nell’incubo degli anni bui. Ci sono segnali che fanno pensare ad una criminalità organizzata che sta cercando di rialzare la testa”.

“I gravi e numerosi episodi delle ultime settimane – ha aggiunto il primo cittadino – vanno assolutamente condannati e contrastati, perché ci stanno togliendo la serenità, stanno creando difficoltà enormi agli imprenditori e stanno reprimendo la naturale vocazione del nostro bellissimo territorio alla cultura e al turismo”.

“Non voltiamoci dall’altra parte – ha concluso Greco – siamo e facciamo tutti parte della stessa comunità. La presenza massiccia dello Stato in città si vede e si sente, ma non basta, perché non ci può essere un agente per ogni cittadino. Occorre avere coraggio e autodeterminarsi. La mia Amministrazione, dal canto suo, sta facendo il possibile per accelerare l’iter finalizzato all’installazione del sistema di videosorveglianza, che è l’altra risposta che Gela ci chiede. Tutti noi siamo chiamati a essere i guardiani della nostra città, coloro che la difendono da quanti vogliono distruggerla, economicamente e nell’immagine privando del brillante futuro a cui ha diritto”.

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