Gela, rifiuti, più dubbi che certezze su una gestione tutta da rifare - QdS

Gela, rifiuti, più dubbi che certezze su una gestione tutta da rifare

Liliana Blanco

Gela, rifiuti, più dubbi che certezze su una gestione tutta da rifare

sabato 11 Dicembre 2021

Mentre continua lo scontro tra Comune di Gela e Srr, il servizio continua a lasciare insoddisfatti i cittadini, che chiedono una maggiore attenzione per le esigenze di pulizia del territorio

GELA (CL) – La Impianti Srr, che gestisce la discarica di contrada Timpazzo, ha impugnato dinanzi al Tar l’ordinanza sindacale del Comune di Gela n. 105 del 30/11/2021, nella parte in cui si giustifica la proroga del servizio di raccolta, trasporto e conferimento rifiuti in favore della Tekra Srl con la circostanza che la società Impianti Srr Ato 4 Caltanissetta Provincia Sud Srl, non potrà dare inizio alla gestione in house del servizio prima del 31/03/2022.

“Questa ordinanza – ha commentato l’amministratore della Impianti Srr, Giovanna Picone – richiama una responsabilità in capo alla Impianti che non esiste, in quanto il sindaco Lucio Greco, con le sue incertezze ‘Gara sì, gara no, Aro sì, Aro no’, sta perdendo del tempo prezioso e a oggi non ha ancora sciolto la riserva se vuole affidare a noi il servizio”.

La guerra dei rifiuti, insomma, è ancora nel vivo. “Risolvere questa emergenza – ha detto il sindaco Greco – è necessario. Stiamo cercando di percorrere tutte le strade. I motivi che ci hanno spinto a chiedere l’istituzione di un Aro sono più che valide, dato che la soluzione della gestione in house non è per noi percorribile, ma c’è una cosa che proprio non sto riuscendo a capire: perché il presidente della Srr, Filippo Balbo, e l’amministratore della Impianti Srr, Giovanna Picone, hanno così a cuore la partecipazione del Comune di Gela alla gestione in house? Perché tanta resistenza alle ipotesi alternative che stiamo vagliando? La nostra città può autonomamente decidere di seguire un percorso diverso rispetto agli altri comuni dell’Ambito? Quali sono le ragioni per cui continuano a ostacolare una nostra libera scelta?”.

Greco non ha mai nascosto i motivi per cui nutre dubbi sulla gestione in house. Il primo è che potrebbe rivelarsi un salto nel vuoto, dato che la Impianti non ha alcuna esperienza nello svolgimento del servizio, essenziale per la città. Una società di nuova costituzione, cui secondo l’Amministrazione mancano un management, un’adeguata organizzazione, perfino i mezzi, gli uomini, le autorizzazioni per operare in un settore così delicato. Anche i sindacati hanno delle forti perplessità, in quanto c’è la concreta possibilità che i lavoratori finiscano per perdere il contratto a tempo indeterminato che attualmente li lega a Tekra per firmarne uno a tempo determinato per due anni (uno più uno di rinnovo).

Ha detto la sua anche l’assessore all’Ambiente, Cristian Malluzzo, rimarcando, invece, come la priorità di questa Amministrazione sia quella di assicurare un servizio di qualità al minor costo possibile, tentando di introdurre le premialità per chi fa la differenziata in maniera corretta.

Malluzzo ha voluto replicare anche alle dichiarazioni del presidente del Pd Annalisa Petitto, tornata a chiedere le dimissioni del sindaco Greco proprio per il modo in cui sta gestendo l’emergenza rifiuti. “Conoscono bene – ha detto – la situazione difficile che abbiamo ereditato, con milioni di euro di debiti dovuti a conferimenti e costi aggiuntivi. Perché all’epoca della sindacatura Messinese non sono stati vigili, propositivi e attenti come ora?”.

Intanto, mentre anche il gruppo di Italia Viva ha detto no all’Aro, la Tari continua a pesare sui conti delle famiglie gelesi (in pochi anni l’aumento è stato del 57 %) e anche per questo il Consiglio comunale ha deliberato di dilazionare il pagamento per le fasce deboli.

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