Nelle ultime 24 ore si sono registrati 194 decessi con e per Covid, una settimana fa erano stati 114. La Germania vuole accelerare sui richiami del vaccino con la terza dose
La Germania sta vivendo “una
pandemia dei non vaccinati”.
Lo ha detto il ministro della
Salute tedesco Jens Spahn. “In alcune regioni i posti di terapia intensiva
sono di nuovo quasi insufficienti”, ha aggiunto il ministro sottolineando
che “la pandemia è tutt’altro che finta”.
Spahn ha chiarito che “voler
chiudere lo stato di emergenza pandemico non significa affatto che la pandemia
sia finita”. “La quarta ondata è qui con piena forza – ha aggiunto –
Viviamo una pandemia dei non vaccinati ed è massiccia, con numeri di contagio in
aumento”.
I numeri nelle ultime 24 ore in Germania, è allarme
“Nelle ultime 24 ore si sono
registrati 194 decessi con e per Covid, una settimana fa erano stati 114”.
A lanciare l’allarme è stato il presidente dell’istituto tedesco Robert Koch,
Lothar Wieler, in conferenza stampa a Berlino.
“La quarta ondata si
sviluppa esattamente come immaginavamo proprio perché molti non si sono
vaccinati”, ha detto Lothar Wiele . Nelle ultime 24 ore si sono registrati
194 decessi con e per Covid, una settimana fa erano stati 114. La Germania
vuole accelerare sui richiami del vaccino con la terza dose, ha detto il
ministro della Salute Jens Spahn, prendendo come modello Israele, “che è
riuscita a far abbassare la curva dei vantaggi grazie alla terza dose”.
Il ministro tedesco, “controllare di più i green pass” e si pensa a un modello Italia
Il ministro Spahn ha esortato a controllare di più il green pass nei ristoranti, nei musei e nei luoghi pubblici in cui è richiesto. E ha citato a questo proposito l’Italia. “L’ho vissuto personalmente a Roma: in occasione del G20 mi è capitato di dover esibire il certificato vaccinale più spesso in un giorno di quante forse qui in quattro settimane”. Spahn ha affermato che in Germania “troppo spesso” si rinuncia a controllare sulla base della “fiducia”. E ha sollecitato più controlli: “Se lo si fa in modo coerente per un paio di giorni, magari anche con delle multe, il segnale è chiaro”. (Ansa)