Contenzioso Comune Palermo Amat strisce blu ztl - QdS

“Gestisci le strisce blu? Paga il suolo pubblico”, ma l’azienda vuole essere risarcita per la Ztl “ristretta”

redazione

“Gestisci le strisce blu? Paga il suolo pubblico”, ma l’azienda vuole essere risarcita per la Ztl “ristretta”

Chiara Billitteri  |
domenica 16 Aprile 2023

L'ingarbugliato contenzioso tra il Comune di Palermo e Amat. Ma ora le parti sembrano vicine a un accordo.

E’ un contenzioso che va avanti da anni, quello tra il Comune di Palermo e l’Amat, la municipalizzata cittadina dei trasporti. Una vicenda assurda per cui il Comune chiede milioni di euro a quella che è una sua società (la proprietà, infatti, è interamente pubblica): un debito che avrebbe fatto fallire l’Amat, se mai si fosse sognata di pagarlo. Oggi, forse, si sta andando verso una soluzione.

“Anche l’Amat deve pagare”

E’ una storia iniziata quando il Comune di Palermo ha deciso, qualche anno fa, di fare pagare anche all’Amat la tassa di l’occupazione del suolo pubblico (Tosap) per la gestione delle strisce blu in città.

Questa tassa non è stata chiesta solo all’Amat, naturalmente: ci sono in mezzo privati e non, come la Rai, che pagava un contratto di concessione per un’area dove aveva posizionato le sue antenne, e che si è ritrovata, di punto in bianco, a dover pagare anche la tassa di occupazione del suolo pubblico, oltre che all’affitto.

E’ successo anche ad alcuni circoli sportivi palermitani, a cui è stato chiesto di pagare, oltre ai canoni per la concessione degli spazi per i campi, anche la “nuova” tassa.

Conti salatissimi

Società pubbliche e private, insomma, si sono viste arrivare questi salatissimi conti da pagare. Il problema è che Amat, coi suoi bilanci critici, questi debiti non li ha mai saldati. I crediti, però, continuano ad essere vantati dal Comune, che ogni anno li ha iscritti nei Bilanci come entrate, senza che queste somme siano mai davvero entrate nelle casse dell’ente.

Una faccenda che ha creato un bel contenzioso. Perché da un lato, il Comune, ogni anno manda una cartella esattoriale ad Amat. Dall’altro lato Amat ha minacciato più volte il comune di volere “restituire” la gestione delle strisce blu perché, a questo punto, non era più conveniente.

“Ztl ristretta, ci spetta un risarcimento”

E nel frattempo ha chiesto indietro oltre 20 milioni di euro per un mancato guadagno dovuto alla Ztl cittadina: secondo un primo progetto fatto anni fa, infatti, avrebbe dovuto essere molto più vasta di quella poi realizzata davvero, portando così all’Amat un guadagno stimato di circa 15 milioni. Soldi mai arrivati all’azienda dei trasporti, che per la gestione della Ztl effettivamente realizzata guadagna “appena” 3 milioni di euro l’anno.

C’è stata poi la richiesta dell’ex presidente Amat Michele Cimino di avere 111 milioni di euro per crediti e interessi a cui si sommava la richiesta di annullamento di Tarsu, Tari e Tosap e quella di saldare gli arretrati previsti dal contratto di servizio col Comune per il trasporto tranviario.

Il sindaco cerca una soluzione

Ne’ Amat ne’ il Comune hanno mai pagato per le reciproche pendenze, e adesso il sindaco, Roberto Lagalla, vorrebbe mettere un punto a questa vicenda.

Si è rivolto, perciò, all’avvocatura del Comune, che ha dato parere favorevole a “cessare transattivamente tutto il contenzioso Tosap con l’Amat mediante reciproca rinuncia agli atti pendenti”. Aggiungendo che sarebbe stato opportuno annullare in autotutela anche “gli avvisi di accertamento Tosap non impugnati da Amat, tenuto conto dell’orientamento giurisprudenziale favorevole alle posizioni della partecipata”.

Stop alle cartelle? Non si può

L’Ufficio Tributi del Comune, nonostante il parere dell’Avvocatura comunale, aveva però fatto sapere che “non si può procedere all’annullamento in autotutela degli avvisi di accertamento del tributo Tosap 2014” perché “non essendo stati impugnati entro i termini di legge formano già cartella esattoriale”, facendo sembrare impossibile riuscire a venire fuori dal contenzioso.

La possibile soluzione

Nel frattempo, però, è arrivato anche un altro parere: quello di Lucio Geraci, avvocato esperto in diritto commerciale e societario, che ha sostenuto la tesi dell’Avvocatura. E, infatti, sembra essere questo, ora, l’orientamento del Comune. Dal quale commentano: “E’ una fase molto delicata, in cui forse siamo finalmente sul punto di risolvere la faccenda con una transazione”.

Come indicato nel parere dell’avvocato Geraci, infatti, “anche gli Avvisi di accertamento Tosap 2014 non impugnati devono essere annullati, per la decisiva ragione che il tributo Tosap (e solo il Tributo Tosap) non è dovuto da Amat spa al Comune di Palermo secondo l’orientamento giurisprudenziale in materia. Motivo per cui anche gli avvisi non impugnati devono essere annullati in autotutela”. Un punto, forse, ad una vicenda infinita.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017