Giarre, scoppia un caso sulle sedute di Commissione. La Regione fa luce - QdS

Giarre, scoppia un caso sulle sedute di Commissione. La Regione fa luce

redazione

Giarre, scoppia un caso sulle sedute di Commissione. La Regione fa luce

Simone Olivelli  |
venerdì 15 Marzo 2024

Segnalazione all’Assessorato Enti locali che avvia un’istruttoria: l’organismo consiliare si sarebbe riunito tre o quattro volte a settimana. Il presidente: “Molte sedute a vuoto? I gettoni scattano solo se hanno inizio”

GIARRE – Un’attività frenetica ma poco produttiva, al punto da chiedersi se non possa comportare uno sperpero di denaro pubblico. È il cuore di una segnalazione ricevuta dall’assessorato regionale agli Enti locali. Nel mirino è finita la commissione Affari istituzionale del Comune di Giarre, presieduta da Santo Primavera. Quest’ultimo, negli ultimi mesi, è stato tra i pretendenti al seggio dell’Ars in prima battuta andato a Davide Vasta, attuale sindaco di Riposto, e poi, a febbraio, passato a Salvatore Giuffrida, a seguito della condizione di ineleggibilità riconosciuta nei confronti di Vasta dalla Corte d’appello di Palermo. Alla contesa – interna a Sud chiama Nord – ha preso parte lo stesso Primavera, promotore di un ricorso sia contro Vasta che contro Giuffrida, e ancora speranzoso di riuscire a scalzare il deputato entrato da poche settimane a sala d’Ercole.

La Commissione consiliare di Giarre sotto accusa

Ma nell’attesa di scoprire se nel proprio futuro ci sarà il titolo di onorevole, Primavera dovrà fare i conti con un’istruttoria che la Regione ha deciso di aprire per fare luce sulla segnalazione partita dal centro ionico. “La prima commissione consiliare viene convocata in maniera regolare calendarizzando le sedute su base mensile. Generalmente tre o quattro volte la settimana ma senza avere come oggetto all’ordine del giorno delle vere e proprie proposte di delibera” si legge nella missiva inviata a Palermo.

Stando a quanto appreso dal Quotidiano di Sicilia, si tratterebbe di circa trecento sedute in due anni. “Rispetto al gran numero di commissioni convocate solo un’esigua parte, meno del due per cento erano realmente attinenti a proposte di delibera sulle quali il consiglio comunale aveva l’obbligo di deliberare”, viene riportato nella lettera.

Il tema dell’efficienza degli organismi politici negli enti locali nel recente passato è finito più volte all’attenzione delle procure, ma quasi sempre si è scontrato con la difficoltà di stabilire quando una carenza in termini qualitativi sconfini nella commissione di illeciti.

La replica dell presidente Santo Primavera

In ogni caso, per il diretto interessato la situazione a Giarre è del tutto diversa: “Le attività che abbiamo fatto nel 2023 sono elencate in una corposa relazione che abbiamo protocollato con tanto di richiesta di intervento al responsabile anticorruzione e contestuale segnalazione all’Anac”, replica Primavera. Nel documento si specifica che oltre a quella deliberativa, l’organismo si è occupato anche di attività ispettive. “La Commissione ha proceduto – si legge – all’analisi e applicabilità di regolamenti vetusti in vigore in materia di mercato ortofrutticolo, utilizzo degli spazi del palazzo municipale, assegnazione di licenze Ncc”.

Per Primavera sono strumentali le accuse di inerzia: “Ci siamo occupati di definire una proposta di adeguamento e modifica dello statuto, ma anche della gestione di segnalazioni relative all’illegittimità di due incarichi di consulenza – continua –. Tutto si può dire tranne che non lavoriamo, abbiamo fatto rilievi di inadempienza sul progetto di finanza che interessa il cimitero e acceso la luce sul mancato rispetto della rotazione dei dipendenti con il connesso rischio corruzione. Ci siamo occupati anche di contenziosi e della riscossione coatta illegittima della società Sogert e tutte le sedute – afferma – si sono tenute tenendo conto degli orari di ufficio”.

Elevato tasso di sedute infruttuose per mancanza del numero legale

Nella segnalazione inviata alla Regione, si sottolinea un elevato tasso di sedute infruttuose per mancanza del numero legale. “I gettoni di presenza scattano soltanto se la seduta ha inizio”, è la replica. A Primavera, tuttavia, viene contestato anche l’ammontare dei rimborsi spesi chiesti alla luce della residenza in territorio esterno a quello giarrese: 1200 euro per il 2023. “Appare chiaro che all’aumentare del numero di convocazioni aumenta conseguentemente l’esborso economico dell’ente per rifondere il consigliere comunale pendolare”, si legge nella missiva, in cui si specifica che la norma prevede che prima di poter utilizzare il mezzo privato bisogna dimostrare l’impossibilità o la non convenienza di ricorrere a quello pubblico.

Da quanto verificato dal QdS, i rimborsi ottenuti da Primavera riguardano la tratta Acireale-Giarre. Il consigliere, infatti, risulta formalmente avere la residenza nella città dei cento campanili. “Il rimborso è disciplinato dalla legge ed è previsto esclusivamente per le sedute svolte e come tale è stato riconosciuto dagli uffici”, assicura il presidente della commissione.
Intanto a Giarre si lavora per produrre i documenti che dovranno essere esaminati dall’assessorato regionale: “Abbiamo ricevuto la richiesta di una relazione. Compiremo serenamente le verifiche”, dichiara al QdS il presidente del Consiglio Giovanni Barbagallo.

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