Giornata della memoria, sul terrorismo ancora punti oscuri - QdS

Giornata della memoria, sul terrorismo ancora punti oscuri

redazione web

Giornata della memoria, sul terrorismo ancora punti oscuri

sabato 09 Maggio 2020

Il Presidente Mattarella, una dolorosa stagione che pure ha compattato l'Italia nella volontà di combattere l'eversione. Il premier Conte, omaggio a Moro oggi più doveroso. Il presidente della Camera Fico, curare con la verità

Ci sono ancora dei punti oscuri nella dolorosa stagione del terrorismo che pur ha compattato l’Italia nella volontà di battere l’eversione.

Sergio Mattarella nel Giorno della memoria delle vittime del terrorismo esce dalla semplice celebrazione per parlare con franchezza di quanto ancora manca per archiviare alla storia quegli “anni di piombo”.

“Nel tempo – scrive il presidente della Repubblica – sono state accertate responsabilità dirette e indirette. Gli autori dei delitti sono stati sottoposti a processi e condanne. Ma non ovunque è stata fatta piena luce. La verità resta un diritto, oltre che un dovere per le istituzioni. Terrorismo ed eversione sono stati battuti con gli strumenti della democrazia e della Costituzione: la ricerca della verità, dunque, deve continuare laddove persistono lacune e punti oscuri”.

Parole chiare alle quali si associa il presidente della Camera Roberto Fico che conferma come manchi ancora qualcosa per mettere la parola fine a quella stagione che pur si allontana sempre più: “oggi rendiamo omaggio alle vittime del terrorismo e ci stringiamo, come Paese, intorno ai loro cari.

“Su tante pagine dolorose della nostra storia recente occorre ancora fare luce. L’unico modo per rimarginare ferite ancora aperte è – sottolinea il presidente della Camera – rispondere alla richiesta di verità e giustizia. È un dovere per un Paese democratico, nei confronti delle vittime, dei loro familiari e di tutta la nostra comunità”.

Inevitabile che in questa giornata dedicata al ricordo la figura di Aldo Moro, uomo simbolo e martire politico di quella stagione, abbiano dominato le rievocazioni.

“Lo straziante supplizio a cui Moro venne sottoposto resterà una ferita insanabile nella nostra storia democratica”, ricorda Mattarella che vuole andare oltre la vicenda del rapimento ricordando che “nel riscoprire il pensiero, l’azione, gli insegnamenti di Moro ritroveremo anche talune radici che possono essere preziose per affrontare il futuro”.

E, dal caso Moro, il premier Giuseppe Conte trae ispirazione per l’attualità, la crisi del Covid-19. “In queste giornate difficili è ancor più doveroso rendere omaggio alla statura politica e morale di un uomo che ha sempre mostrato profondo rispetto per il senso di comunità espresso dallo Stato. Il ricordo vale anche a scongiurare nuove derive destabilizzanti e autoritarie e a evitare che l’Italia sia nuovamente chiamata a vivere stagioni di odio”, spiega Conte. Ma ovviamente la lunga stagione del terrorismo non fu solo Moro e la politica evidenzia come ancora oggi “ricordare sia un dovere”.

Un dovere perché non si trattò di una passeggiata ma furono tempi di trame a azioni mirate a scardinare l’ordine costituzionale. Il tutto condito, come ha ricordato senza ipocrisia il capo dello Stato, con “complicità e deviazioni di soggetti infedeli negli apparati dello Stato, le debolezze di coloro che tardarono a prendere le distanze dalle degenerazioni ideologiche e dall’espandersi del clima di violenza”.

Una ferita ancora aperta, quindi. Che ha lacerato i partiti di allora e condizionato il dispiegarsi della vita repubblicana tra accuse e sospetti ancora in vita. Tanto che resta aperta la questione dei segreti di Stato come spiega il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir: “È giunto il momento di desecretare ogni atto, compresi quelli che fanno riferimento al lodo Moro”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017