Nel giorno della memoria muore Bruno Segre: fu il partigiano Elio

Nel giorno della memoria muore a 105 anni Bruno Segre: fu il partigiano Elio

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Nel giorno della memoria muore a 105 anni Bruno Segre: fu il partigiano Elio

Redazione  |
sabato 27 Gennaio 2024

Causa leggi razziali, laureatosi in legge nel 1940, non potè esercitare la professione di avvocato perché figlio di un genitore ebreo

La sua è una di quelle vite che potrebbero benissimo essere raccontate in un film. Tanto che, fino all’ultimo, il destino gli ha riservato la più significative tra le date di morte: 27 gennaio 2027, giorno della memoria delle vittime dell’Olocausto. Parliamo di Bruno Segre, deceduto a Torino all’età di 105 anni. Era avvocato, giornalista e passò alla storia come il partigiano Elio, avendo preso parte alle formazioni che parteciparono alla liberazione di Caraglio e Cuneo

Chi era Bruno Segre

Segre nacque a Torino il 4 settembre 1918, e nel 1940 si laureò in legge a soli 22 anni. Si era in pieno regime fascista, tanto che, a causa delle leggi razziali, non potè esercitare la professione di avvocato perché figlio di un genitore ebreo. Arrestato nel 1942, rimase detenuto per alcuni mesi nel carcere torinese delle Nuove, mentre nel 1944 fu nuovamente imprigionato nella caserma di via Asti, a Torino, sede dell’ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana. Segre fu anche consigliere comunale di Torino e capogruppo del Partito socialista dal 1975 al 1980. Sono tante le battaglie politiche e legali da lui sostenute per i diritti civili. Una delle più celebri quella a favore della legge sul divorzio, che lo vide noleggiare un aereo dal quale lanciò migliaia di manifesti di propaganda sulla città.

Ex sindaca e sindaco di Torino uniti nel dolore

Tanti i messaggi di cordoglio per l’avvocato, simbolo di rettitudine morale e profondamente stimato dai suoi concittadini. L’ex sindaca del capoluogo piemontese, Chiara Appendino dice: “Proprio nel Giorno della Memoria ci lascia Bruno Segre, un torinese che ha dedicato la propria vita all’antifascismo, prima nella Resistenza poi nell’instancabile racconto ai più giovani. Perdiamo un riferimento e una fonte di ispirazione per la nostra comunità. Addio, Bruno”. Con la morte di Bruno Segre perdiamo un punto di riferimento nella lotta per i diritti, da sempre in prima linea in difesa della democrazia, della libertà e dei valori della Resistenza”. Così invece il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo che aggiunge come “la sua scomparsa, nel giorno in cui celebriamo il valore della Memoria è un simbolico passaggio di testimone. Sta a noi, ora più che mai, seguire il suo esempio e tramandare il suo insegnamento”.

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Il ricordo del presidente della regione Piemonte

Ha voluto ricordarlo anche Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte: “Durante gli anni delle leggi razziali a Segre fu vietato di esercitare la professione di avvocato. La sua scomparsa è ulteriore monito per tutti noi a difendere, ogni giorno, i valori della democrazia, dell’antifascimo e della libertà”. Infine, così il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro: “Un intramontabile avvocato che resterà nella memoria di tutti noi”.

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