Giovane siciliano muore improvvisamente in Portogallo: anni fa fu vittima di aggressione omofoba

Giovane siciliano muore improvvisamente in Portogallo: anni fa fu vittima di aggressione omofoba

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Giovane siciliano muore improvvisamente in Portogallo: anni fa fu vittima di aggressione omofoba

Redazione  |
martedì 04 Aprile 2023

A darne notizia, tramite social, è la zia affranta dal dolore

Un malore improvviso strappa alla vita Vincenzo Paolino, 30 anni di Scicli, comune in provincia di Ragusa. La disgrazia in Portogallo, dove il giovane siciliano aveva deciso di trasferirsi dopo le brutte esperienze omofobe subite nella sua terra di origine prima e a Roma poi. A comunicare la sua morte sui social, affranta dal dolore, è la zia.

“Ieri sera tardi mi squilla il telefono, mi danno una notizia triste e straziante che mi ha riempito gli occhi di lacrime: è morto mio nipote Vincenzo. A 30 anni non c’è più, è tra gli angeli. Tanti sacrifici e tanti sogni – continua la donna – infranti in un attimo. Un dolore immenso, infinito e inspiegabile. È scomparso così, all’improvviso. Buon viaggio mio caro Vincenzo”.

La vana ricerca della serenità

Come detto il giovane nel 2017 è stato vittima di un attentato a Roma.
Andato nella capitale due anni e mezzo prima, sperando di trovare una mentalità più aperta che gli permettesse di vivere in completa libertà e senza nascondere la sua omosessualità. Il 22 gennaio di quell’anno, mentre l’allora 24enne si trovava in via Tuscolana. All’inizio lo offendeva: “A fro…, non rompermi con loro…”; poi i colpi. Vincenzo è stato colpito a calci e pugni e scaraventato su una fioriera davanti a un bar della strada consolare. A seguito dell’aggressione ha riportato la frattura del braccio destro e varie escoriazioni su tutto il corpo.

Comunità di Scicli sotto choc

«Sono solo molto arrabbiato – ha dichiarato in un’intervista a prideonline – spero che questi due vengano individuati e puniti per lanciare un segnale forte. Non ho nulla di cui vergognarmi e voglio continuare a vivere la mia vita ed essere visibile come sempre. Se pensavano di potermi togliere il sorriso, eccomi qui, non ci sono riusciti”. Da qui la consapevolezza che anche Roma non era diversa dalla Sicilia e quindi la decisione di trasferirsi in Portogallo, dove ha lavorato come insegnante. Ieri la morte che ha stupito la comunità di Scicli, i suoi familiari e parenti e tutte le persone che gli hanno voluto bene.

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