Giudice di pace, “Stop” ad autovelox mimetizzati fra le piante - QdS

Giudice di pace, “Stop” ad autovelox mimetizzati fra le piante

redazione

Giudice di pace, “Stop” ad autovelox mimetizzati fra le piante

giovedì 09 Gennaio 2020

Le postazioni di rilevamento devono essere riconoscibili. Segnalazione dello strumento di dimensioni almeno pari a quello di preavviso

AVELLINO – Basta con gli autovelox “imboscati”. Annullato il verbale elevato per eccesso di velocità perché la postazione di controllo elettronico deve essere visibile, oltre che segnalata: l’apparecchio, invece, si trova praticamente mimetizzato in quanto è di colore grigio e installato in mezzo alla vegetazione posta al di là del guard rail. Il tutto contro l’articolo 3 del decreto legge 117/08, secondo cui devono risultare evidenti per i conducenti dei veicoli gli strumenti di misurazione della velocità sia fissi sia mobili.

È quanto emerge dalla sentenza 2643/19, pubblicata dalla sezione civile del giudice di pace di Avellino (magistrato onorario Ernesto Cerullo). Accolta l’opposizione proposta dal trasgressore difeso dall’avvocato Ciro Aquino.

L’obbligo di rendere riconoscibili le postazioni di rilevamento automatico dell’andatura dei veicoli vale sia per gli apparecchi fissi sia per quelli mobili in base alle disposizioni del decreto Bianchi, che prende il nome dell’allora ministro dei Trasporti, Alessandro.

Non si configura, dunque, la sola violazione dell’articolo 142 Cds quando lo strumento di misurazione utilizzato dall’amministrazione risulta nella sostanza invisibile perché si perde fra le piante, mentre manca la cartellonistica luminosa per avvisare gli automobilisti del controllo automatico in corso: la segnalazione dello strumento dovrebbe invece avere dimensioni almeno pari a quella di preavviso. E nella specie il cartello si legge a stento. Al Comune non resta che pagare le spese di giudizio.

Sono sempre più numerose le lamentele da parte di automobilisti sull’utilizzo di strumenti di rilevazione della velocità nascosti come delle vere trappole o trabocchetti.

Tale procedura oltre che violare norme del Cds mette spesso a rischio l’incolumità degli utenti della strada che sorpresi dalla improvvisa presenza in carreggiata di apparecchi tipo autovelox con agenti seminascosti azzardano, in non rari casi, manovre pericolose per evitare salate multe la decurtazione di punti o il ritiro della patente.

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