ROMA – “La distinzione fra il processo reale e il processo mediatico dovrebbe essere più chiara e rimarcata.
Da tutti. Perché il processo mediatico, cui partecipa la politica, si distacca completamente dalla realtà dei fatti. Ma aggiungo che un magistrato deve restare indifferente: con le sentenze noi abbiamo l’obbligo di spiegare sempre perché decidiamo in un certo modo. E soprattutto non bisogna avere timore di una perdita di consenso”. è quanto ha affermato il neo presidente dell’Anm, Pasquale Grasso, in un’intervista.
“La reazione emotiva – aggiunge – può andare bene per le vittime e i parenti delle vittime, non per la politica, non con una, ma con tre p maiuscole, di cui ho sacrale rispetto. Lo dico da cittadino, non da presidente dell’Anm. Rispondere con l’aumento delle pene è comodo, facilone, e poco produttivo”.
Riposto, omicidio di Dario Chiappone: condanna definitiva per boss Benito La Motta
di Redazione
Arriva la condanna definitiva per il boss del clan Brunetto di Riposto, Benito La Motta, che dovrà scontare 30 anni di reclusione. ...