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Green pass e controlli nei ristoranti, i ristoratori non ci stanno

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Green pass e controlli nei ristoranti, i ristoratori non ci stanno

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giovedì 05 Agosto 2021

Con l’obbligo di esibire il Green pass per mangiare all’interno dei ristoranti montano le prime polemiche nel mondo della ristorazione. Fipe e Tni Italia non controlleranno i documenti d'identità.

Con l’obbligo
di esibire il Green pass per mangiare all’interno dei ristoranti, a partire da
domani, montano anche le prime polemiche nel mondo della ristorazione.

“Gli esercenti di bar e ristoranti sono pronti al controllo
dei green pass
dei clienti che consumeranno al tavolo all’interno dei
locali ma non ad una eventuale verifica dei documenti di identità”.

E’ quanto scrive Fipe in una nota dove si sottolinea che “l’ipotesi di dover controllare anche i documenti di identità viene vissuta con profondo disagio perché rappresenta un atto di sfiducia nei riguardi dei clienti”. “La responsabilità dell’uso improprio del green pass – spiega Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio – non può ricadere sulle imprese”.

“Green pass? Non ci stiamo. Non
siamo controllori, siamo ristoratori. Non siamo tenuti a chiedere la carta di
identità ai nostri clienti, né a scaricare l’app per la verifica”.

Più risoluta, quasi stizzita, la segretaria nazionale di Tni Italia, Cristina Tagliamento, spiegando che “nei giorni scorsi abbiamo organizzato un flash mob e presentato un emendamento che sarà discusso a settembre in Parlamento. Quello che chiediamo è di eliminare per i ristoratori l’obbligo di verifica della certificazione Green pass”.

Il sindacato che tutela imprenditori e dipendenti del mondo Horeca ha inviato
un quesito formale al Garante della Privacy.
“C’è molta confusione – sostiene Tagliamento – con pareri discordanti. Non
sappiamo chi eleverà eventuali sanzioni, chi chiamare in caso di contestazioni
e denunce da parte del cliente. In ogni caso siamo riusciti a costituire un
team di avvocati, pronti ad assistere i nostri associati in caso di denunce o
sanzioni”.

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