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No green pass, vicequestore ribelle catanese forse verso la politica

redazione web

No green pass, vicequestore ribelle catanese forse verso la politica

martedì 28 Settembre 2021

La vicequestore di Roma Nunzia Alessandra Schilirò dopo San Giovanni, delusa dalla Polizia, che ha aperto un'azione disciplinare nei suoi confronti. "Mi trattano da terrorista, alcuni non mi salutano"

Parla la vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò salita sul palco di piazza San Giovanni sabato scorso durante una manifestazione dei non pass.

“Alcuni colleghi non mi salutano più, mi vedono come un mostro. Per altri sono un’eroina”, dice intervistata dal quotidiano La Repubblica. E confessa di pensare a un futuro diverso da quello in divisa: mentre il Dipartimento ha aperto nei suoi confronti un’azione disciplinare, la politica, spiega – ovviamente quella che sostiene i no-pass, ossia l’estrema destra, quella meloniana e una parte della Lega – la sta già cercando.

“Il Green pass viola gli articoli della prima parte della Costituzione. E se una legge è illegittima ho il dovere di dirlo proprio perché sono una rappresentante dello Stato. Sono una poliziotta. Non ho commesso alcun reato”, dichiara Schilirò.

“Alcuni colleghi non mi salutano più, mi vedono come un mostro. Per altri sono un’eroina. Non mi sento né l’uno, né l’altra”, spiega sapendo di rischiare il posto di lavoro dopo quanto accaduto.

“Su quel palco ero una libera cittadina. Ero Nunzia Alessandra Schilirò, non indossavo la divisa. Stavo esercitando il mio diritto di espressione”.

“Sono conosciuta come poliziotta – riconosce però la vicequestore – perché la stessa amministrazione mi ha mandata per anni in televisione a rappresentarla per le indagini che ho svolto. Adesso mi indicano come una terrorista. È assurdo, io sono una pacifista e mi ispiro a Ghandi”.

A suo avviso, ribadisce la poliziotta, il Green pass “è uno strumento di discriminazione” ed è “illegittimo”, per cui è pronta a impugnare “qualsiasi provvedimento” disciplinare.

Sul vaccino dice di essere per la libertà di scelta, ma non rivela se è vaccinata o meno per rispetto della sua privacy.

Dal 15 ottobre, quando avere il certificato verde sarà un obbligo sul lavoro, la vicequestore valuterà cosa fare, compresa l’ipotesi di lasciare la Polizia.

Finora, racconta, ha ricevuto molte proposte dalla politica ma “al momento sono una poliziotta, non ho intenzione di fare politica”.

Sulla mascherina afferma di usarla nei negozi “per tutelare gli esercenti” dalle multe.

A chi chiede le sue dimissioni replica sostenendo di non aver “foraggiato” alcun atteggiamento di violenza.

“Incolparmi degli scontri è pura fantascienza”.

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