Guardia costiera scorta in mare aperto balena "Codamozza" - QdS

Guardia costiera scorta in mare aperto balena “Codamozza”

redazione web

Guardia costiera scorta in mare aperto balena “Codamozza”

lunedì 15 Giugno 2020

Una motovedetta di Catania ha accompagnato il cetaceo, riconoscibile fin dal 2005 perché privo di pinna caudale, in difficoltà a duecento metri dalla costa etnea. Era stata avvistata al largo della Spagna e della Francia, poi in Siria e in Grecia

E’ finita bene la favola di “Codamozza”, balenottero – il secondo animale più grande al mondo, dopo la balenottera azzurra – di venti metri per cinquanta tonnellate, comune nel Mediterraneo.

Lei (o lui, il sesso non si sa) non ha più la coda, tranciata probabilmente da un’elica, o segata lentamente da una lenza.

Già nel 2005 non ne aveva più metà e per questo i ricercatori dell’istituto Tethys, il centro di ricerca sui cetacei del Mediterraneo, avevano soprannominato la balena “Codamozza”.

A causa della mutilazione, il balenottero aveva un modo particolare di immergersi, tirando fuori il moncherino, diversamente dal resto della sua specie.

Adesso, la coda non ce l’ha più del tutto. Forse un altro incidente, forse una necrosi che è andata avanti.

Nell’ottobre scorso “Codamozza” era stata avvistato al largo della Spagna e delle Francia, poi in Siria e in Grecia.

Nei giorni scorsi l’hanno vista al largo della Calabria e sabato i volontari della onlus MareCamp l’hanno individuata nel Golfo di Catania.

Era in difficoltà, a duecento metri dalla riva, sembrava che non ce la facesse più, ma neanche stavolta si è arresa.

L’equipaggio di una motovedetta della Guardia costiera di Catania ha l’ha scortata verso il mare aperto, così come consigliato dagli esperti dell’istituto zooprofilattico di Palermo.

La Guardia Costiera, in attesa di ulteriori indicazioni da parte del referente nazionale per i cetacei, ha quindi continuato ad accompagnare il meraviglioso esemplare fino a quando è giunto in mare aperto.

A coloro i quali dovessero incontrare, in mare, “Codamozza”, gli esperti raccomandano di non causare alla balena ulteriore stress avvicinandolo con le barche, ma di avvertire la Guardia Costiera.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017