Quali sono i requisiti per prendere l'assegno di inclusione? Guida

Assegno di inclusione, ecco quali sono i requisiti per ottenerlo e per mantenerlo

Assegno di inclusione, ecco quali sono i requisiti per ottenerlo e per mantenerlo

Marianna Strano  |
giovedì 14 Novembre 2024

Sai a chi spetta l'assegno di inclusione e quali sono i requisiti? Ecco la guida completa con tutte le info.

L’assegno di inclusione è la misura introdotta dal Governo Meloni per le famiglie a basso reddito in sostituzione del reddito di cittadinanza: ecco a chi spetta e una guida per scoprire quali sono i requisiti per ottenerlo e mantenerlo.

Ricordiamo che nella sezione “Economia” del QdS è possibile accedere costantemente ad articoli aggiornati sui bonus, sui pagamenti dell’Inps, sulle scadenze e su tutte le agevolazioni fiscali riservate ai cittadini.

Quali sono i requisiti per prendere l’assegno di inclusione?

L’assegno di inclusione è una misura di contrasto alla povertà e per questo per prenderlo è necessario essere in possesso di specifici requisiti sia generali (di cittadinanza, soggiorno e residenza) che economici. Spetta a famiglie in condizioni di svantaggio socio-economico in cui vi sia almeno un componente con disabilità, minorenne, over 70 o inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali.

Ecco l’elenco dei requisiti comunicato dall’Inps:

Requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza

Possono richiedere l’assegno di inclusione coloro che appartengono a una di queste categorie:

  • cittadino italiano o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
  • cittadino di altro Paese dell’Ue o suo familiare titolare del soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
  • cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • titolare dello status di protezione internazionale di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251 o dello status di apolide.

Il richiedente dell’assegno di inclusione, inoltre, al momento della domanda deve essere residente in Italia da almeno 5 anni (dei quali gli ultimi due in modo continuativo).

Requisiti economici per ottenere l’assegno di inclusione

Possono avere l’AdI coloro che abbiano:

  • ISEE, in corso di validità, non superiore a 9.360 euro;
  • un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ADI;
  • un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, “come definito ai fini ISEE diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini dell’imposta municipale propria (IMU) non superiore a 150.000 euro”, non superiore a 30.000 euro;
  • un patrimonio mobiliare non superiore a:
    • 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente;
    • 8.000 euro per i nuclei composti da due componenti;
    • 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo).
    • I massimali crescono di 5mila euro per ogni componente con disabilità del nucleo richiedente l’assegno di inclusione e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

Altri requisiti per mantenere l’assegno di inclusione e continuare a prenderlo

Chi richiede l’assegno di inclusione deve dichiarare anche di non avere nella disponibilità di un membro del nucleo familiare:

  • autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, “esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale per le persone con disabilità”;
  • navi, imbarcazioni da diporto o aeromobili di qualsiasi genere.

In più, i richiedenti devono accertare di:

  • Non essere sottoposti a misure cautelari o di prevenzione e non avere sentenze definitive di condanna intervenute nei dieci anni prima della richiesta;
  • Non risiedere in strutture a totale carico pubblico;
  • Non essere disoccupati a seguito di dimissioni volontarie negli ultimi 12 mesi (fanno eccezione dimissioni per giusta causa e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro);
  • aver adempiuto all’obbligo di istruzione per i beneficiari di età compresa tra 18 e 29 anni o essere iscritti a corsi di istruzione per adulti di primo livello per colmare l’obbligo di istruzione.

Cos’è l’assegno di inclusione

Nella definizione dell’Inps, l’assegno di inclusione è “una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro, istituita a decorrere dal 1° gennaio 2024″.

Come fare domanda

Chi è in possesso dei requisiti sopra indicati può fare domanda per prendere l’assegno di inclusione in diversi modi e in particolare:

  • online attraverso il sito Inps, accedendo all’area privata MyInps;
  • tramite i patronati;
  • tramite i Centri di Assistenza Fiscale.

Sospensione assegno di inclusione, cosa fare per non perderlo

Chi riceve l’assegno di inclusione è tenuto a sottoscrivere il patto di attivazione digitale del nucleo familiare (PAD) e a presentarsi ai servizi sociali competenti entro 120 giorni dalla sottoscrizione del documento e periodicamente per confermare il possesso dei requisiti Isee e di altra natura. I percettori, inoltre, devono prendere parte al percorso di attivazione lavorativa riservato agli occupabili. Sono esclusi da tali obblighi, naturalmente, gli over 60, i soggetti con disabilità, pazienti oncologici, i componenti con carichi di cura e i componenti riconosciuti vittime di violenze di genere.

Nel caso in cui l’ISEE risulti carente o difforme, che non si rispettino gli appuntamenti presi con i servizi sociali o non si comunichi l’eventuale attività lavorativa svolta come previsto dalla legge, l’assegno di inclusione può essere sospeso o revocato. Qui una guida del QdS per capire cosa fare.

Come controllare importi e altre informazioni

Per controllare lo stato di domanda dell’assegno di inclusione, gli importi, le eventuali variazioni e il saldo, ma anche in caso di furto o smarrimento della carta, gli utenti possono usufruire del Numero verde Inps (803 164) e del portale MyInps.

In più, si possono verificare saldo e lista movimenti:

  • tramite sportello in Ufficio Postale.
  • Negli ATM Postamat;
  • tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 (gratuito da telefono fisso dall’Italia) e il numero +39.06.4526.6888 da telefono cellulare e dall’estero (il costo dipende dal piano tariffario dell’operatore);

Quando pagano l’assegno di inclusione?

L’assegno di inclusione dell’Inps viene pagato intorno al giorno 26-27 di ogni mese quando si tratta di ricarica ed entro metà mese per il primo importo.

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