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I beni culturali e le nuove tecnologie

redazione

I beni culturali e le nuove tecnologie

mercoledì 03 Marzo 2021

Beni culturali cosa sono e perché è importante prendersene cura. Ai nostri giorni è fondamentale sfruttare le nuove tecnologie per salvaguardare e migliorare i beni culturali, per avere riscontri positivi non solo in campo artistico ma anche turistico ed economico

Beni culturali cosa sono e perché è importante prendersene cura. Ai nostri giorni è fondamentale sfruttare le nuove tecnologie per salvaguardare e migliorare i beni culturali, per avere riscontri positivi non solo in campo artistico ma anche turistico ed economico.

I beni culturali sono tutti i beni designati da ciascuno Stato come importanti per l’archeologia, la letteratura, l’arte, la scienza, la demologia, l’etnologia o l’antropologia Si contrappongono ai “beni naturali” in quanto questi ultimi ci sono offerti dalla natura, mentre i primi sono il prodotto della cultura. Il primo riconoscimento ufficiale di “bene culturale” in campo internazionale si ebbe durante la Convenzione dell’Aia firmata il 14 maggio 1954. Le norme sui beni culturali erano accordi per la salvaguardia di questi patrimoni in occasione di eventi bellici, sostenendo che gli attentati ai beni culturali di qualsiasi popolo costituivano una violenza al patrimonio dell’intera comunità internazionale. Ad oggi è fondamentale ottenere un ottimo risultato architettonico-artistico che ci spinge a scegliere una soluzione ingegneristica efficiente ma irrazionale, con notevoli sprechi energetici e di gestione, per questo è bene concentrarsi sulla “richiesta energetica” globale del Sito o del Monumento sulla base delle attività che vi si svolgeranno, mettendo sempre in primo piano la valorizzazione del Bene secondo le sue caratteristiche storiche e artistiche. L’intento quindi è quello valorizzare i beni artistici monumentali, illuminarli di notte,
evidenziare i particolari architettonici, incrementare il livello di sicurezza con una tecnologia che ci permetta un significativo risparmio energetico, ed è bene concentrarsi sulla “richiesta energetica” globale del Sito o del Monumento sulla base delle attività che vi si svolgeranno, mettendo sempre in primo piano la valorizzazione del Bene secondo le sue caratteristiche storiche e artistiche. Sono tanti i tipi di energia rinnovabile, un esempio è l’energia solare la quale è un’energia pulita e rinnovabile, termica o elettrica, prodotta sfruttando direttamente l’energia irraggiata dal Sole verso la Terra, questo ha creato soluzioni particolarmente interessanti ed efficienti come: materiali a pannelli solari invisibili per tetti, muretti, pareti, marciapiedi a pannelli solari calpestabili. Questi strumenti già sono stati realizzati all’estero, come ad esempio in Giordania in diverse Moschee che hanno installato pannelli fotovoltaici in fase di restauro.

Castello Ursino

Il castello Ursino di Catania è un esempio di beni culturali, fu costruito da Federico II tra il 1239 e il 1250, esso nacque all’interno del progetto difensivo delle coste orientali siciliane e sorgeva su un promontorio circondato dal mare. Il progetto dell’edificio fu ideato e realizzato dall’architetto Riccardo da Lentini che decise di renderlo simbolo dell’autorità e del potere imperiale. Nel XVI secolo divenne dimora temporanea dei Viceré, e parte della sua struttura fu adibita a prigione. I graffiti e le iscrizioni realizzate dai prigionieri sono tuttora visibili al piano terra dell’edificio, nonostante le numerose ristrutturazioni. Il maniero ebbe una certa visibilità nel corso dei Vespri siciliani, come sede del parlamento e, in seguito, residenza dei sovrani aragonesi fra cui Federico III. Nel 1934 fu restaurato con l’intento di riportarlo all’originale stile svevo e divenne la sede del Museo Civico di Catania, dove riunisce le collezioni del Monastero dei Benedettini, parte di quella del principe Biscari, e parte di quelle donate ad esso dal barone Zappalà-Asmundo.

Lilia Caruso – 5 LG Lombardo Radice Catania

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