Catania, sconfitta con Santa Maria Cilento. Le pagelle - QdS

Il Catania perde la prima gara in campionato, festa Santa Maria Cilento. Le pagelle degli etnei

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Il Catania perde la prima gara in campionato, festa Santa Maria Cilento. Le pagelle degli etnei

Simone  |
domenica 18 Dicembre 2022

Il Catania perde 2-1 allo stadio “Carrano” di Castellabate contro la Polisportiva Santa Maria Cilento. Prima sconfitta in campionato per gli uomini di Ferraro.

Arriva la prima sconfitta. Il Catania torna con zero punti in tasca dalla trasferta sul campo della Polisportiva Santa Maria Cilento, che batte 2-1 gli etnei con i gol di Bonanno e Tandara: in mezzo la rete, inutile ai fini del risultato, di Marco Palermo.

La squadra di Ferraro, sconfitta meritatamente per quanto si è visto sul terreno di gioco, deve fare i conti con la questione trasferte: tre pareggi ed un k.o. nelle ultime quattro giocate. Catania a +10 sulle seconde Lamezia Terme e Locri, entrambe fermate sul pari. Di seguito le pagelle della formazione rossazzurra.

POL. SANTA MARIA CILENTO-CATANIA 2-1 (36’ BONANNO, 39’ PALERMO, 77’ TANDARA)

Le pagelle

BETHERS 5 – Primo tempo in chiaroscuro per il portiere lettone. Prima salva il Catania sul gran colpo di testa di Diop, deviando il pallone sulla traversa, poi non s’intende, in uscita, con Lorenzini, e si fa superare facilmente da Bonanno per il vantaggio dei padroni di casa. Subisce, in mischia, il gol che condanna i rossazzurri alla prima sconfitta in campionato.
BOCCIA 5.5 – Prende posto sulla corsia di destra, sua posizione naturale, al posto del febbricitante Rapisarda. Se in fase difensiva è tutto sommato presente, in quella di spinta si avverte, fin troppo, l’assenza del numero 5 rossazzurro. La qualità nel proporsi in avanti, del resto, non è la stessa. La sua gara dura quarantacinque minuti. Dal 46’ CHIARELLA 5.5 – Non si è ancora rivisto il Chiarella di inizio campionato, gli manca qualcosa dal punto di vista atletico per costruire i suoi spunti nell’uno contro uno.
FERRARA 5.5 – Ferraro lo inserisce, un po’ a sorpresa, in luogo di Somma, che aveva giocato le ultime gare da titolare. Fin qui aveva risposto sempre presente alle chiamate del mister, stavolta la sua non è una prova particolarmente ordinata. E infatti dura solo un tempo. DAL 46’ SOMMA 5.5 – Entra intorno all’ora di gioco, ma non evita al Catania la rete che piega gli etnei per la prima volta in campionato.
LORENZINI 5.5 – Guida il reparto con la consueta diligenza e leadership ed è puntuale nelle chiusure. Sul gol della Polisportiva Santa Maria, però, è protagonista di un malinteso con Bethers dal quale si origina il vantaggio dei padroni di casa. Forse, per la prima volta in tutta la stagione, è autore di una prova al di sotto della sufficienza.
CASTELLINI 6 – Comincia la gara da terzino sinistro, la termina in un ruolo inedito per la stagione: terzino destro. Prova ordinata come sempre, tra i pochi rossazzurri a raggiungere la sufficienza.
PALERMO 6 – Il tecnico rossazzurro lo sceglie dal primo minuto, mandando Lodi in tribuna. Il centrocampista catanese risponde fornendo una prova di sostanza in mezzo al campo e di costante proposizione in avanti. Trova il gol, il secondo stagionale, che vale il momentaneo pareggio degli etnei. Tra i pochi a salvarsi.
RIZZO 5.5 – Torna in campo dopo aver saltato la gara contro il Real Aversa per piazzarsi da schermo davanti alla difesa. La sua presenza si fa sentire, manca però di qualità e precisione delle scelte, che siano suggerimenti per gli attaccanti rossazzurri o conclusioni dirette verso la porta.
VITALE 5 – È protagonista di un eccessivo nervosismo nella prima frazione di gioco. Si fa ammonire dopo sette minuti e rischia, con qualche intervento irregolare di troppo, un altro giallo. Tensione a parte, non incide sul gioco, come ormai gli accade da qualche gara. Ferraro saggiamente lo toglie per non rischiare ulteriormente. DAL 46’ LUBISHTANI 5.5 – Non giocava dal match di Licata, Ferraro lo inserisce per cambiare Vitale. Soffre dietro, ma si propone con una certa lucidità in avanti.
GIOVINCO 5 – Ferraro lo schiera da titolare per la prima volta dopo più di due mesi: l’ultima era datata 5 ottobre. La posizione è quella che probabilmente è meglio cucita sulle sue caratteristiche, quella di trequartista. Giovinco non riesce però quasi mai a dare quei lampi che le sue qualità gli consentirebbero: qualche suggerimento in profondità interessante nel primo tempo, ma poco altro. DAL 61’ SARNO 5.5 – Entra per aggiungere qualità, ci riesce soltanto a intermittenza. Qualche suggerimento interessante arriva, ma serviva più cattiveria per avere ragione, oggi, dell’avversario.
SARAO 5 – A differenza delle ultime partite ha a disposizione diversi palloni per far male al portiere avversario, ma non è mai preciso. Che sia di testa o col suo mancino, non riesce a essere concreto. E le gare senza gol ormai sono otto.
DE LUCA 5 – Con la scelta del 4-3-1-2, e quindi di un trequartista dietro le due punte, ha la possibilità di giocare di più un ruolo suo, quello di attaccante in posizione più centrale. Si può dire, però, che non riesca a sfruttare al meglio questa chance: si vede poco, nel dialogo con le altre punte e nell’attacco alla profondità. DAL 51’ AN. RUSSOTTO 5.5 – Entra per aggiungere brio e dinamismo sulla corsia, ci riesce solo a sprazzi. In più di un’occasione riesce a saltare l’uomo, ma le sue conclusioni sono troppo deboli.

FERRARO 4.5 – Rivoluziona la formazione del Catania, puntando su di un tridente inedito (Giovinco dietro Sarao e De Luca), lanciando Ferrara al centro della difesa e lasciando fuori Lodi. Il risultato è una grande densità sulla trequarti offensiva, ma gli attaccanti proposti non danno le risposte schierate. Cambia nella ripresa, passando al 4-2-3-1 con l’ingresso di Chiarella, Russotto e successivamente Sarno. Al di là delle varie vesti tattiche applicate e delle scelte negli uomini, il Catania manca nell’approccio e nella tenuta mentale complessiva. Il dato in merito alle trasferte comincia pericolosamente a latitare: appena un punto nelle ultime quattro gare. Adesso c’è il Trapani, poi la sosta, ma alcune riflessioni sul lavoro dovrà necessariamente farle: da ormai troppo tempo il Catania non è brillante, e quando vince lo fa soffrendo.

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