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Il cibo è molto spesso la medicina più efficace

Carlo Alberto Tregua

Il cibo è molto spesso la medicina più efficace

mercoledì 08 Novembre 2023

Che c’entra il cibo con la collana di editoriali Etica&Valori? Ve lo scriviamo di seguito.
Il cibo è il carburante del nostro corpo, senza cui non avremmo le necessarie risorse per muoverci, elaborare e fare tutto quello che è necessario alla vita e alla sopravvivenza degli esseri viventi.

All’alba dell’Umanità, il cibo era vegetale; successivamente si alternò a quello di origine animale perché gli esseri umani cominciarono a cacciare le bestie e poi ad allevarle.
Via via che i secoli sono passati, il cibo è diventato un passatempo per le classi più abbienti, che in esso trovano godimento non connesso al bisogno di nutrirsi. Cosicché, pranzi e cene pantagruelici servivano per abboffare i commensali, che mangiavano di tutto adoperando le mani. Sì, non vi sembri strano che le posate cominciarono a essere adoperate in modo diffuso a partire dal Cinquecento, quindi non molti secoli fa.

Tutto questo mostra l’importanza della cultura nella relazione che abbiamo con il cibo ora, che è necessario, ma va adoperato cum grano salis.

Negli Stati Uniti, i giovani obesi sono presenti in una quantità eccezionale, ma anche gli adulti obesi sono moltissimi. Intendiamoci: non ci riferiamo all’obesità come malattia, cioè provocata da qualche disfunzione, ma come eccesso di alimenti ingurgitati per bulimia (per diversi fattori come l’ansia), che può diventare una malattia. Il suo contrario è l’anoressia, vale a dire il rifiuto di alimentarsi, che fa dimagrire in maniera pericolosa i soggetti che ne sono affetti.

Mangiare dovrebbe essere un piacere; stramangiare è un vizio. Per cui, ogni persona di buonsenso dovrebbe regolarsi per stare nei limiti ragionevoli di una sana ed equilibrata alimentazione, rifiutando gli eccessi di ogni tipo.

Non siamo competenti nella materia, ma possiamo ritenere che alcune regole suggerite dai nutrizionisti aiutino a vivere meglio. Per esempio, mangiare un po’ di più la mattina a colazione, un po’ meno a pranzo e quasi niente la sera; oppure effettuare il cosiddetto digiuno intermittente, evitando possibilmente per dodici ore qualunque forma di alimentazione. In questo ci danno insegnamento i britannici, i quali cenano intorno alle ore diciotto. Comunque, per ogni fisico vi sono regimi alimentari specifici.

Non sembri strano, ma il cibo può considerarsi la migliore “medicina”. Se esso è ben equilibrato, formato da alimenti diversi, prodotti biologici, cotture semplici o assenti, il corpo reagisce molto bene a eventuali attacchi esterni. Quando, invece, esso si sovraccarica di grassi, alcol, fritture e altri cibi pesanti, deve sforzarsi per smaltirli, mettendo sotto pressione i propri organi, dallo stomaco al fegato, al cuore e così via.

Per cui, diventa facile seguire il detto il cibo è la migliore medicina, il che significa che ben dosato, consente una buona funzionalità del corpo, del sistema immunitario, del metabolismo basale, con la conseguenza che non vi è bisogno di ingurgitare farmaci di nessun tipo.

L’uso intelligente del cibo fa parte del cosiddetto “stile di vita sano”, che prevede di bere almeno due litri d’acqua al giorno, fare i famosi diecimila passi, sempre al giorno, non coricarsi molto tardi perché il miglior sonno è quello del cosiddetto Rem (Rapid eye movement) dalle ore ventidue alle due della mattina. Un progetto interessante in tal senso è quello della Grande via del dottor Berrino e della giornalista Bortolazzi, consultabile sul sito apposito.

Quelle prima elencate sembrano regole salutiste. Non sappiamo se così possano definirsi, ma riteniamo che si tratti solo di buonsenso, perché bisogna pensare che la salute non è una condizione di vita normale, ma deve essere perseguita, valorizzata e mantenuta adottando, appunto, un corretto “stile di vita”, altrimenti si danneggia il proprio corpo, anche irrimediabilmente.

Le malattie psicologiche e psichiche contribuiscono a non adottare un’alimentazione corretta, così come abbondanza di cibo, sedentarietà e abulia.
Di quanto esposto oggi ne abbiamo già scritto in passato, ma abbiamo ritenuto di ritornarci perché vediamo, sentiamo e leggiamo statistiche preoccupanti sull’obesità, l’aumento dei fast food, la sedentarietà.
Intendiamoci, le malattie si possono contrarre comunque, ma quando accade, il nostro sistema immunitario forte debella i “nemici”. Pensiamoci.

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