Il Don Matteo di Pachino che grazie alle offerte ha realizzato una casa-famiglia per disabili - QdS

Il Don Matteo di Pachino che grazie alle offerte ha realizzato una casa-famiglia per disabili

redazione

Il Don Matteo di Pachino che grazie alle offerte ha realizzato una casa-famiglia per disabili

venerdì 28 Febbraio 2020

Non solo 8x1000, una grande mano ai sacerdoti arriva dalle donazioni destinate all’Istituto centrale sostentamento clero. “Il Centro diurno funziona dal 2000 nei locali parrocchiali. è il simbolo della carità nel nostro territorio”

ROMA – Annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, i sacerdoti si affidano alla comunità per essere liberi di servire tutti. “Aiutare in maniera concreta i nostri sacerdoti credo sia un dovere di tutti noi che ne apprezziamo la missione e l’operato. Ogni offerta, anche di minimo importo, sostiene un sacerdote e gli dà energia per continuare a svolgere la sua missione e aiutare i più poveri. Se crediamo nei sacerdoti, spetta a noi, in prima persona, sostenerli”, spiega il responsabile del Servizio promozione sostegno economico alla Chiesa cattolica, Matteo Calabresi.

Destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, le offerte sono uno strumento perequativo e di solidarietà nazionale scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività pastorale dei circa 34.000 sacerdoti diocesani. Infatti da oltre 30 anni i sacerdoti non ricevono più uno stipendio dallo Stato, la congrua, ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte.

La storia di Don Matteo
Da tre anni è in vigore la prima legge a tutela dei cittadini con disabilità grave, privi di sostegno parentale. Da allora sempre più parroci, raggiunti dalle offerte, hanno dato vita per tanti ad alloggi, piani di inclusione e di lavoro. Come Don Matteo Buggea che, insieme ai diaconi permanenti ed ai tanti volontari coinvolti, ha favorito la realizzazione, all’interno della parrocchia del Sacro Cuore a Pachino, della Casa-famiglia per disabili adulti Dopo di noi con 7 posti al primo piano. È un progetto che completa il Centro diurno per diversamente abili, nato nel 1987, che offre ai più fragili la possibilità di uscire dalle mura domestiche e vivere esperienze significative, orientate a favorire inclusione sociale e autonomia.

Grazie alla generosità di decine di volontari, professionisti, assistenti sociali, psicologi, un autista, una cuoca e alla grinta di due parroci, don Vincenzo Rametta e oggi don Matteo Buggea, la parrocchia ha finalmente compiuto il passo più atteso, quello del ‘mai più soli’: alle attività del Centro diurno si aggiunge la nuova Casa per i portatori di handicap con genitori in età avanzata o non più in vita.

È una storia nel segno della Provvidenza sostenuta dall’impegno e dalla sensibilità di don Matteo Buggea, classe 1970, non vedente. Entrato in seminario a 29 anni, dopo essersi laureato in Pedagogia e Scienze religiose, è diventato sacerdote a 34 anni. Arrivato a Pachino nel 2011, è parroco e assistente nazionale del Mac (Movimento apostolico Ciechi). “Il Centro diurno funziona dal 2000 nei locali parrocchiali grazie alla gara di solidarietà dei pachinesi, compresi i nostri emigrati a Toronto, in Canada. Poi dalla diocesi sono arrivati fondi 8xmille – ricorda don Matteo – è il simbolo della carità nel nostro territorio. Oggi l’abbiamo attrezzato anche per l’integrazione occupazionale, con i laboratori di ceramica e quelli di trasformazione dei prodotti tipici locali. I nostri concittadini diversamente abili sono inseriti pienamente anche nella liturgia, con una Messa animata da loro ogni mercoledì mattina. E ora il Dopo di Noi rende più lungimirante questo spazio di assistenza permanente e amicizia. Ogni persona accolta conterà su un amministratore di sostegno”.

Le Offerte per i sacerdoti
La “missione” di sacerdoti come don Matteo è resa possibile anche grazie alle Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Nel 2018 sono state raccolte 98.927 Offerte, per un totale di 8.801.301,17 euro. Queste concorrono a rendere possibile la remunerazione mensile dei 30.985 sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 224 diocesi italiane e dei 2.956 sacerdoti che, per ragioni di età o di salute, sono in previdenza integrativa. Sono sostenuti così anche circa 400 sacerdoti impegnati nelle missioni nei Paesi in via di sviluppo come fidei donum. Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno.

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