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Il Sinalp chiede al governo Musumeci la stabilizzazione degli Asu

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Il Sinalp chiede al governo Musumeci la stabilizzazione degli Asu

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martedì 16 Novembre 2021

Il 2021 ormai è arrivato alla fine, tra un mese e mezzo saremo già
nel 2022 ma la Sicilia continua ad arrancare nella palude del precariato.

Il Governo Musumeci, con un atto di coraggio, nell’approvare la legge finanziaria regionale per gli anni finanziari 2021, 2022, e 2023, ha inserito l’ormai famoso art. 36 prevedendo la stabilizzazione dei lavoratori ASU che da 24 anni vengono sfruttati dalla pubblica amministrazione e pagati con un miserabile assegno sociale di circa 590 euro.

Ma pur dando atto che il Presidente Musumeci ha voluto, per la
prima volta in 24 anni di passati Governi, risolvere questa vergognosa piaga,
oggi ci ritroviamo alla fine del primo anno finanziario previsto dalla Legge
Regionale n. 9 del 15 aprile 2021 e non sappiamo ancora come e quando finirà lo
scontro tra Regione e Stato sull’art. 36.

Il Segretario Sinalp Sicilia Dr. Andrea Monteleone invita tutti
gli attori di questa assurda commedia ad assumersi le loro responsabilità e di
prendere una decisione in merito all’agognata stabilizzazione degli ASU.

Non è assolutamente concepibile che il Governo Draghi tergiversi e
non dia alcuna spiegazione in merito agli ASU Siciliani, ma è altrettanto
inconcepibile assistere ad una Regione Siciliana che non ha il “coraggio” di
affrontare il Governo Nazionale facendo valere le prerogative insite
nell’Autonomia Costituzionale Siciliana.

Presidente Musumeci faccia valere il peso della Sicilia in questa
Italia che sembra sempre più lontana dalle esigenze e dal senso di giustizia
reclamato a gran voce da tutti noi.

Quando l’Art. 36 è stato impugnato, il Sinalp, assieme ad altre
OO.SS., ha chiesto,  nell’attesa che si
risolva la questione delle competenze Stato/Regione, che venisse riconosciuto
agli ASU in incremento orario per gratificarli, in piccolissima parte, per
tutto quanto fatto in questi 24 anni di sfruttamento e ribadiamo a tutti noi
che ormai tantissimi Comuni si reggono e possono erogare servizi ai cittadini,
solo grazie alla presenza degli ASU negli uffici ormai svuotati di personale.

Di questa nostra richiesta ancora oggi non si ha notizia ma
apprendiamo che l’Assessore Scavone ha inserito un emendamento nel Disegno di
legge che razionalizzerà la parte economica della Finanziaria Regionale per
poter erogare un “bonus” di circa 1.000 euro ad ogni lavoratore ASU.

Questo emendamento lo accettiamo come un primo e tangibile passo,
nei confronti di tutti gli ASU, da parte del Governo Regionale.

Ma riteniamo che questo agire non debba assolutamente distogliere
tutti noi dall’obiettivo principale che è e resta la Stabilizzazione, e non
dovrà comunque essere sostitutivo di una integrazione oraria chiesta da più
parti.

Come Sinalp Sicilia, mesi fa, abbiamo organizzato una conferenza
stampa invitando il Presidente della Commissione Bilancio On. Savona, che,
accettando l’invito, ha tranquillizzato i rappresentanti ASU invitati sulla
reale copertura economica necessaria alla loro stabilizzazione.

La copertura economica c’è e permetterà all’intero bacino ASU di
poter tranquillamente raggiungere il diritto alla pensione.

Prendendo
atto di questa dichiarazione e visto che il bonus inserito nel disegno di legge
proposto a favore degli ASU avrà un costo sulle casse della Regione di circa 5
milioni di euro e visto che per il 2021 la copertura economica prevista era di
10 milioni di euro, come Sinalp invitiamo il Presidente Musumeci e l’Assessore
Scavone a programmare un ulteriore “bonus” di altri 1.000 euro per ogni
lavoratore ASU da erogare nei primissimi mesi del 2022 utilizzando per intero
la copertura economica del primo anno di stabilizzazione, venuta meno a causa
dell’impugnativa dello Stato Italiano e 
sempre nell’attesa di dirimere la questione “competenza” tra Stato e
Regione.

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