Il sole e la pioggia ricchezze ignorate - QdS

Il sole e la pioggia ricchezze ignorate

Carlo Alberto Tregua

Il sole e la pioggia ricchezze ignorate

giovedì 03 Agosto 2023

Negazionismo infondato

C’è un vecchio proverbio che recita: “Il sole prosciuga gli stagni e la pioggia arricchisce i torrenti”. Riassume in estrema sintesi i processi naturali che le persone umane hanno cominciato a stravolgere, squilibrando i meccanismi. La questione del negazionismo è infondata. Perché? Anche quei grandi Paesi che inquinano fortemente, in quanto utilizzano combustibili termici – soprattutto carbone ma anche petrolio e gas – non sono disponibili a diminuire il loro consumo perché è indispensabile alla crescita economica, alla forte diminuzione della disoccupazione ed alla produzione di ricchezza. L’Europa, e in particolare l’Unione europea, stanno facendo enormi sforzi nella direzione di utilizzare fonti energetiche non inquinanti (sole, vento, acqua). Ma è poca cosa rispetto alle immense quantità di anidride carbonica che emettono Stati uniti e Cina, in una gara forsennata a chi aumenta di più il Pil (Prodotto interno lordo). Gli Stati Uniti, per non perdere il primato, la Cina, per agguantarlo.

Dunque, non vi è nessuno che nega il forte inquinamento e quali sono le cause. Non si capisce perché l’informazione si sia appropriata di questo argomento che non ha alcuna valenza, ma serve per fare il solito catastrofismo, a chi la spara più grossa, in modo da impressionare i poveri lettori di carta stampata e web, ovvero telespettatori, radio-ascoltatori e via enumerando. La vera soluzione all’inquinamento – che sarebbe una minore emissione impossibile per ora – riguarda l’utilizzazione del principale elemento di inquinamento, cioè la CO2. Verso questa direzione dovrebbe andare la ricerca con grande impiego di risorse finanziarie e di energie professionali.

È del tutto evidente che non appena i processi produttivi e distributivi utilizzeranno come materia prima energetica la CO2 , si sarà completata l’economia circolare, perché viene reimmessa nel circuito una sostanza residuale che diventa, per il processo sopra indicato, materia prima. La ricerca ha cominciato a dare piccoli risultati, tant’è che vi sono impianti ancora di modeste dimensioni che cominciano a usare l’anidrire carbonica come materia prima. Questi timidi tentativi vanno estesi rapidamente, ma non sentiamo parlare i capi di governo – soprattutto quelli statunitense e cinese – che vadano in questa direzione.

Non ne ha parlato neanche la nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, né il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. E questo è male, perché se non si spinge la ricerca in questa direzione, i cataclismi che accadono nel mondo si acuiranno, per cui quei fenomeni di piogge e vento tremendi o, per converso, il surriscaldamento, con altrettanto vento tremendo, non vedranno fine, anzi aumenteranno cospicuamente.

Le conseguenze strutturali sono immense perché i cavi elettrici e le tubazioni dell’acqua, che viaggiano nel sottosuolo, non sono adeguati a sopportare temperature così elevate e quindi vanno in tilt, con la conseguenza che rimangono senza energia città e quartieri e, dunque, senza acqua e senza climatizzatori, indispensabili per le persone anziane.

Fa specie che l’informazione non tratti la questione dell’economia circolare e del riciclo dell’anidride carbonica per trasformarla da sostanza inquinante a sostanza energetica. Ci chiediamo perché bravi giornalisti della carta stampata, delle televisioni, delle radio e soggetti non giornalisti che fanno informazione sui siti web, omettano totalmente di portare all’opinione pubblica questa che è la soluzione. O sono ignoranti della materia o non vogliono che la gente sappia la verità che noi, da anni, portiamo nelle nostre pagine e sul nostro sito.

Chiediamo al presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, venuto al nostro forum pubblicato il 2 agosto 2022, di richiamare tutta la categoria sulla questione oggi prospettata, in modo da informare l’opinione pubblica e indirizzarla verso la verità e non verso altri siti ove circolanofake news. La questione prospettata nel proverbio iniziale è semplice: urge ritornare a far funzionare le cose, secondo natura e non secondo i comportamenti distorsivi delle cattive persone umane.

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