In Sicilia cresce ancora la spesa delle famiglie - QdS

In Sicilia cresce ancora la spesa delle famiglie

Michele Giuliano

In Sicilia cresce ancora la spesa delle famiglie

venerdì 17 Giugno 2022

Istat registra per il 2021 una media intorno ai 2mila euro, con una variazione del +2,5% rispetto all’anno precedente. E con i continui rincari del 2022 tasche degli isolani sono ancora più a rischi

PALERMO – Ogni mese è sempre più un salasso. Le tasche dei siciliani si stanno svuotando sempre più in fretta, e anche le spese solite sono diventate di mese in mese un problema non indifferente da affrontare con regolarità. Se nel 2020 la spesa media mensile delle famiglie era mediamente di 1.946,56, nel 2021 è salita a 1.991,64 euro, con una variazione percentuale del 2,5%.

Nel 2020 la spesa media mensile delle famiglie era di 1.946.25 euro, nel 2021 1.991.25

E i dati, resi noti dall’ultimo report dell’Istat sulle spese delle famiglie, non registrano ancora gli esorbitanti rincari che sono stati registrati nei primi mesi del 2022, quando la guerra in Ucraina ha causato non pochi picchi nei prezzi sia degli alimentari, in particolar modo i cereali e derivati, e dei prodotti energetici. I valori siciliani si mantengono ancora al di sotto della media nazionale, che è stimata a 2.437 euro in valori correnti (2.328 euro nel 2020; +4,7%) ma la metà delle famiglie spende meno di 2.048 euro al mese.

Ciò non toglie che gli aumenti registrati nell’Isola abbiano un peso non indifferente, a fronte di una qualità di vita spesso non soddisfacente e di servizi disponibili nella regione che di sovente non riescono a rispondere alle esigenze della popolazione.

Non è un caso che, sulle spese totali, il peso dei prodotti alimentari e bevande analcoliche sia del 19,3% sul totale: quella che può essere definita la “spesa di sopravvivenza” incide per ben un quinto sul totale della spesa di una famiglia, senza contare ancora bollette e tasse.

La spesa non alimentare aumenta del 5,7%

La spesa non alimentare, infatti, aumenta del 5,7% rispetto al 2020. L’aumento più elevato (+26,5%) si osserva per il capitolo servizi ricettivi e di ristorazione (100 euro mensili), che nel 2020 aveva subito un vero e proprio crollo (-38,9%), a causa dell’emergenza sanitaria, periodo in cui le famiglie hanno tagliato nettamente le spese legate alle uscite e allo svago.

Seguono abbigliamento e calzature (+13,8% rispetto all’anno precedente) e trasporti (241 euro al mese). Aumentano anche le spese per servizi sanitari e spese per la salute (+9,0%), mobili, articoli e servizi per la casa (+8,4%), e per abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili (+2,0%). La percezione delle famiglie è molto spesso diversa dal reddito che viene effettivamente incassato: nel 2021, così come l’anno precedente, la voce di spesa che le famiglie dichiarano di aver maggiormente limitato è quella per viaggi e vacanze. Tra quante già spendevano per questa voce nel 2020, la percentuale di chi l’ha ridotta rispetto all’anno precedente è del 62,4%, una percentuale ancora più alta di quella riscontrata nel 2020 (pari al 46,8%).

La seconda voce di spesa che ha subito una riduzione rispetto all’anno precedente, sempre secondo le famiglie, è quella per abbigliamento e calzature: il 52,7% degli intervistati, che acquistavano già questi beni un anno prima dell’intervista (45,5% nel 2020) ha infatti limitato tale esborso. La spesa media mensile, naturalmente, aumenta al crescere dell’ampiezza familiare anche se, per la presenza di economie di scala, l’incremento è meno che proporzionale rispetto all’aumentare del numero di componenti.

Nel 2021, la spesa media mensile per una famiglia di una sola persona è pari a 1.796 euro, cioè il 73% circa di quella delle famiglie di due componenti e il 62% circa di quella delle famiglie di tre componenti.

Rispetto al 2020, la spesa complessiva aumenta in misura significativa per tutte le tipologie familiari, ad esclusione delle persone sole di 18-34 anni, delle coppie senza figli con persona di riferimento di 18-64 anni e delle famiglie di altra tipologia con membri aggregati. In particolar modo, le coppie con tre o più figli aumentano la loro spesa del 9,5%, quelle con due figli del 7,6%.

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