In vacanza ma con un occhio all’ambiente. Sicilia al top per strutture ricettive sostenibili - QdS

In vacanza ma con un occhio all’ambiente. Sicilia al top per strutture ricettive sostenibili

Pietro Vultaggio

In vacanza ma con un occhio all’ambiente. Sicilia al top per strutture ricettive sostenibili

venerdì 09 Agosto 2019

Avvenia: l’Isola al primo posto per numero di imprese turistiche certificate col marchio Ue “Ecolabel”. Cresce la sensibilità dei viaggiatori come conferma anche la piattaforma Booking

PALERMO – Il turismo ecosostenibile si afferma in Sicilia con dodici strutture certificate. Avvenia, società che si occupa di efficienza energetica, ha analizzato l’andamento del turismo sostenibile negli ultimi mesi del 2019.

È stato rilevato come i nuovi criteri “Ecolabel” (un marchio di qualità ecologica, introdotto dall’Unione Europea, che serve a certificare le imprese turistiche sensibili al tema sostenibile e per contraddistinguere prodotti e servizi che sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita) abbiano premiato le strutture ricettive che si trovano in Sicilia, Trentino e Sardegna.

I nuovi criteri, entrati in vigore da settembre 2018, hanno come primo banco di prova l’attuale stagione estiva, ridisegnando la mappa delle strutture ricettive in Italia. La Sicilia al primo posto, seguono il Trentino con dieci licenze Ecolabel, la Sardegna con cinque impianti e il Piemonte al quarto posto con quattro etichette ecologiche.

“Si tratta di numeri indubbiamente incoraggianti – si legge nella nota della società Avvenia – soprattutto per il Centro-Sud Italia, che oggi prevale nei confronti delle regioni storicamente più evolute sotto il profilo dell’attenzione ambientale”. Secondo l’elenco pubblicato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (centro studi del ministero dell’Ambiente), aggiornato all’estate 2019, sono complessivamente quaranta le strutture (hotel e residence, campeggi e appartamenti o ostelli) che rispondono ai criteri di efficienza energetica.

I parametri sono valutati per abbattimento delle emissioni di Co2, utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, criteri gestionali e ottimizzazione delle risorse idriche, monitoraggio dei consumi, utilizzo di prodotti locali e bio, riduzione dei rifiuti. “Una delle tendenze sempre in crescita – comunica Avvenia – da parte dei viaggiatori, in ambito turistico, è la ricerca di strutture ricettive sempre più attente alla sostenibilità. Quello delle strutture ricettive resta uno dei segmenti più importanti in tema di licenze ecolabel. Nel 2009-2010 e tra il 2016 e il 2018 – si conclude nella nota -, con l’entrata in vigore di nuovi critieri, si sono verificate delle flessioni fisiologiche, ma adesso il trend generale è positivo e in crescita”.

Il marchio Ecolabel, pur essendo destinato genericamente alla produzione di beni e servizi, nel tempo si è adattato al sistema della ricettività turistica, diventando una delle etichette più conosciute ed apprezzate da una clientela del nord Europa sempre più esigente. Una sensibilità in aumento, come rilevato dalla piattaforma Booking che ha analizzato 163 milioni di recensioni lasciate da 21 mila viaggiatori provenienti da 29 Paesi, Italia compresa.

L’86% dei viaggiatori afferma di essere disposto a impiegare parte del proprio tempo in attività che controbilancino l’impatto ambientale del proprio soggiorno. Il 37% si dichiara disponibile a raccogliere plastica e spazzatura da una spiaggia o da un’altra attrazione turistica. Il 58% del totale, invece, sceglie di non visitare una destinazione se pensa che il viaggio abbia un effetto negativo sulla popolazione locale.

Secondo il colosso del turismo online, questo nuovo modo di vedere porterà nuove sfide alle strutture ricettive e favorirà investimenti per un turismo sempre più sostenibile. Il mondo si trasforma in maniera ciclica e l’uomo deve difendere questa capacità, in modo tale da non modificare i delicati equilibri esistenti. Difendere la Terra significa difendere se stessi.

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