Inail, contributi a chi investe in sicurezza - QdS

Inail, contributi a chi investe in sicurezza

redazione

Inail, contributi a chi investe in sicurezza

Giulia Biazzo  |
giovedì 21 Dicembre 2023

Presentato bando Isi 2023 rivolto a imprese e Terzo Settore: date per fare domanda entro il 21 febbraio. Importo massimo erogabile sale a 130 mila €, più alto di sempre. Stanziati in tutto 508 milioni

ROMA – L’Inail ieri ha presentato e pubblicato il bando Isi 2023 rivolto ad aziende, imprese ed Enti del Terzo settore che, presentando domanda, ricevono contributi a fondo perduto per migliorare le condizioni preesistenti dei lavoratori in materia di salute e sicurezza. Nel 2023 sono 508 i milioni stanziati per il bando: dal 2010 l’Inail ha stanziato più di 3,5 miliardi a fondo perduto e questa edizione ha gli importi più alti degli ultimi 14 anni. E’ proprio questa una delle novità più importanti del bando di quest’anno. I fondi sono ripartiti per regione e saranno assegnati fino a esaurimento secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande nella procedura informatica: le date saranno pubblicate entro il 21 febbraio 2024 nella sezione del sito Inail dedicata al bando Isi 2023.

Le novità del Bando Isi 2023

Ci sono delle novità rispetto al Bando 2022: l’importo massimo erogabile sale a 130 mila euro per tutti i tipi di intervento. Il contributo Inail può coprire fino al 65% delle spese sostenute per ciascun progetto, percentuale che sale all’80% per i giovani agricoltori (nel bando 2022 l’intensità dell’aiuto era pari al 40% per la generalità delle imprese agricole e al 50% per i giovani agricoltori). Per semplificare la procedura di accesso ai finanziamenti e fornire assistenza alle aziende interessate è stato inoltre creato un punto di contatto digitale – touch point – che fornisce agli utenti una visione unitaria e integrata di tutte le informazioni, dallo stato di lavorazione della domanda alla cronologia della corrispondenza con l’Inail.

Cinque gli assi di finanziamento

Inoltre, nel nuovo bando Isi, sono cinque gli assi di finanziamento: alcuni assi di intervento meno richieste che presentavano problematiche in fase di presentazione della domanda, sono state eliminate. Ciò ha permesso più investimenti in altri settori. All’asse generalista sono destinati più di 98 milioni di euro, suddivisi in 93,4 milioni per la prevenzione del rischio chimico e di quelli legati al rumore, alle vibrazioni e alla movimentazione manuale di persone e carichi; cinque milioni, poi, per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Il secondo asse – al quale sono destinati 140 milioni di euro – è ora dedicato alla prevenzione dei rischi infortunistici, come quelli derivanti dalle cadute dall’alto, dalle lavorazioni in spazi confinati o sospetti di inquinamento e dall’utilizzo di macchine obsolete. Il terzo asse di finanziamento continua a riguardare i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, con un incremento dei fondi a disposizione rispetto al bando precedente, da 86,5 a 100 milioni di euro. Il quarto asse, invece, da monosettoriale diventa multisettoriale: 80 milioni saranno destinati alle micro e piccole imprese che operano in diversi settori dell’industria manifatturiera, dalla produzione di olio di oliva e di derivati del latte alla fabbricazione di attrezzature e articoli di vestiario protettivi di sicurezza.
Il quinto e ultimo asse, dedicato all’agricoltura primaria, ripropone l’impostazione del bando 2022, aumentando però di 55 milioni di euro lo stanziamento a disposizione: da 35 milioni a 90 milioni, suddivisi in 70 per la generalità delle imprese agricole e in 20 per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria.

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail (Civ) ha anche approvato il bilancio di previsione 2024. Il totale delle entrate dell’Istituto ammonta a oltre 12,4 miliardi di euro, in aumento di circa 300 milioni (+2,46%) rispetto alle previsioni del 2023, con entrate per contributi e premi di assicurazione a carico dei datori di lavoro e/o iscritti pari a più di 9,2 miliardi, mentre le spese ammontano a circa 10 miliardi di euro. Anche nel 2024 si prevede di generare un differenziale tra entrate e uscite di oltre 2,3 miliardi. La giacenza di cassa depositata in Tesoreria centrale – quantificata al 31 dicembre 2024 in circa 40,7 miliardi (+1,7 miliardi) -, risulta però fortemente condizionata da sistema di vincoli normativi che incide sulle potenzialità operative dell’Inail e sulla sua piena autonomia.

Il presidente D’Ascenzo: “Vogliamo essere al fianco delle imprese”

Il neo presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, intervenendo alla presentazione del Bilancio di previsione 2024 dichiara: “Gli assi di finanziamento sono stati rimodulati in base alle esigenze emerse dai bandi precedenti e dell’evoluzione del sistema produttivo, destinando più risorse alla sostituzione dei macchinari obsoleti con dispositivi a standard di sicurezza europei”. Continua D’Ascenzo: “La persona è al centro delle politiche dell’Inail: vogliamo essere al fianco delle imprese per aiutarle a consolidare i loro sistemi di salute e sicurezza”. Anche Guglielmo Loy, presidente del Civ dichiara: “Vogliamo operare con maggiore autonomia nella valorizzazione di tutti i fattori produttivi, a partire dalle risorse umane, chiedendo una maggiore apertura delle istituzioni sulla copertura della carenza di personale.”

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