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Incendi, Draghi firma dpcm, mobilitazione per Sicilia

redazione web

Incendi, Draghi firma dpcm, mobilitazione per Sicilia

domenica 01 Agosto 2021

"Inviati supporti da altre regioni per attività spegnimento". Il governatore Musumeci convoca un vertice per domani a Catania. Le critiche della politica al Presidente della Regione

A seguito della richiesta avanzata dalla Regione Siciliana, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale.

Lo fa sapere la Protezione civile.

Il Dipartimento è dunque al lavoro per coordinare l’invio di volontari, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi.

Questa mattina, informa ancora la Protezione civile, si è svolta una riunione di aggiornamento durante la quale è stata confermata la partenza per la Sicilia, nella giornata di oggi, di squadre provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano.

Musumeci convoca vertice, domani a Catania

Domani, alle 12, al PalaRegione di Catania si terrà un vertice regionale di Protezione civile convocato dal presidente della Regione Nello Musumeci. La riunione è stata voluta dal governatore per fare il punto della situazione e coordinare ulteriori azioni conseguenti all’emergenza incendi in Sicilia.

Nel corso del vertice sarà anche esaminata la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure.

Al termine dell’incontro si terrà un punto stampa.

Di Caro (M5), per Musumeci colpa sempre degli altri

“Come sempre avviene, quando c’è qualcosa che non va, è ahimé, in Sicilia questo accade troppo spesso, il presidente della Regione Musumeci chiama sempre in causa gli altri: il caldo anomalo, i piromani, perfino i cittadini che non hanno realizzato i viali tagliafuoco. Ma la Regione cosa ha fatto? Le sue responsabilità sono enormi, lo stesso capo della Protezione Civile, Curcio, gli ha ricordato che le norme prevedono che la lotta attiva agli incendi sia di competenza delle Regioni, e la lotta attiva non è solo spegnimento, ma anche sorveglianza, avvistamento”.

Lo ha detto il capogruppo del M5s all’Ars, Giovanni Di Caro.

“Ebbene, in questo ambito cosa ha fatto la Regione? Non stiamo parlando di eventi improvvisi e inattesi, qui la pianificazione è inesistente – aggiunge – A giugno ci hanno fatto vedere una macchina organizzativa che non c’è,con tanto di droni ed effetti speciali. Ma gli incendi, purtroppo, non si spengono con le chiacchiere”.

Bianco sugli incendi a Catania

Intanto sulla questione è intervenuto ieri sera anche il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci Enzo Bianco.

“Ho fatto un giro – ha scritto in una nota – nelle zone della città colpite dagli incendi che si sono sviluppati ieri. Ho potuto appurare che i danni sono veramente ingenti sia per quel che riguarda le strutture private sia per quelle pubbliche. È stato un pomeriggio terribile per la nostra città. Aggravato certamente dalla insufficiente manutenzione di troppe aree. Un inferno di fuoco che ha lasciato tante famiglie senza casa, provocando danni e devastazione per chilometri”.

“Sono vicino col cuore – ha aggiunto – a chi in poche ore ha perso tutto, che ha visto distrutta la propria attività di lavoro. Mi attivo immediatamente per chiedere al Governo Nazionale di decretare lo stato di calamità per Catania e la sua provincia. Chiedo al Governo regionale di mettere in essere tutte le azioni di sua competenza per fare fronte all’emergenza che si è venuta a creare. Bisogna fare subito tutto ciò che è necessario affinché quanto accaduto non possa più ripetersi”.

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