A Catania, dopo i picchi di 41 gradi di ieri, si replica anche oggi e domani. E si temono nuovi fenomeni di spotting e roghi. In tutta la Sicilia eroici i Vigili del fuoco. Le critiche a Musumeci
Eroici i Vigili del fuoco che stanno fronteggiando, tra mille difficoltà, l’enorme rogo che il caldo anomalo di questi giorni ha causato nel Centrosud dell’Italia e in particolare in Sicilia.
Ieri sono stati oltre milleduecento gli interventi dei pompieri, un numero altissimo che ha spinto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio a parlare di ieri come di “una giornata drammatica”.
Sicilia in testa, come dicevamo, ma anche Puglia, Marche, Basilicata, Abruzzo e Molise sono le regioni più colpite, verso le quali si sono diretti gli aiuti, in termini di uomini e mezzi, voluti dal presidente del consiglio del ministri Mario Draghi che nei giorni scorsi ha firmato un Dpcm.
Da Trentino, Toscana, Veneto, Lazio, Friuli, Emilia Romagna e Campania sono partite le colonne mobili, gran parte dirette in Sicilia. Dove elicotteri e Canadair sono stati ieri impegnati in particolare ad Aidone San Bartolo, in provincia di Enna e a Randazzo, sull’Etna, in provincia di Catania.
Le critiche a Musumeci
Il presidente della Regione Nello Musumeci, dopo le critiche dei sindacati e delle opposizioni, durante un vertice con la Protezione Civile svoltosi ieri a Catania ha finalmente parlato della necessità di rilanciare il Corpo Forestale e di dotarsi di strumenti tecnologici sul fronte della prevenzione.
E il deputato Questore del M5s, il messinese Francesco D’Uva, con una nota ha sottolineato come sia arrivata “con tre mesi di ritardo la convenzione tra la Regione Siciliana e i Vigili del fuoco”. Accompagnata peraltro “dalla riduzione delle risorse, dimezzate”.
“Tutti i siciliani – ha spiegato D’Uva – meritano più serietà dalla Regione oltre che una spiegazione di fronte a queste gravi mancanze. L’attività di prevenzione è fondamentale per ridurre,il più possibile, il rischio roghi che sappiamo tutti essere elevato, soprattutto durante i torrido mesi estivi”.
D’Uva ha ringraziato dunque il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia “per essersi adoperato e aver assicurato i doppi turni ai Vigili del fuoco: a tutti coloro i quali, in questi giorni, sono intervenuti per arginare le fiamme va la più profonda gratitudine di tutti i siciliani”.
Ancora caldo anomalo a Catania
Nei giorni scorsi in tutta la Sicilia, ma in particolare a Catania, il caldo anomalo ha provocato situazioni di grave disagio alla popolazione. L’incendio del lido Le Capannine, diecine di case distrutte dalle fiamme con le famiglie costrette a rifugiarsi sull’arenile della Plaia per essere poi evacuate via mare e condotte nel Palazzetto dello sport di piazza Spedini.
A causare gli incendi è stato in particolare il fenomeno denominato “spotting” le faville volanti – in qualche caso autentiche “palle di fuoco” – che, favorite dal gran caldo, hanno consentito alle fiamme di propagarsi con estrema facilità.
Ieri a Catania sono stati registrati picchi di 41 gradi centigradi, ma ci sono ancora brutte notizie anche per oggi e domani.
Secondo la Protezione Civile locale è previsto un livello di allerta rosso per oggi e domani, ancora con picchi di 41 gradi.
Per tale ragione, gli esperti invitano ad adottare interventi di prevenzione per la popolazione più a rischio (in particolare anziani, giovanissimi e soggetti fragili).
La situazione a Palermo e Messina
Palermo oggi è invece in allerta arancione per il caldo (livello 2), ma domani diventerà anch’essa rossa: il termometro dovrebbe raggiungere i 39 gradi.
A Messina, invece, si prevedono 37 gradi sia per oggi che per domani.
Meno critica la situazione nelle altre province siciliane.