Dalla siccità ai rifiuti, al dolo che devasta la bellissima Sicilia: mentre procedono i sopralluoghi, WWF commenta le possibili cause dell'incendio di Pantelleria.
Sono in corso a Pantelleria, già da alcune ore, le ispezioni e i sopralluoghi dei carabinieri del Nucleo specializzato, incaricati dalla Procura di Marsala (Trapani) per fare luce sul vasto incendio registrato la scorsa notte. Nel frattempo, il WWF commenta sulle cause scatenanti del rogo, dal dolo al problema rifiuti.
Il devastante incendio di Pantelleria: aperta inchiesta, sopralluoghi in corso
L’incendio di ieri ha distrutto quasi cento ettari di vegetazione e terrorizzato turisti e residenti. Vigili del fuoco, operatori della Forestale e volontari della Protezione civile hanno lavorato tutta la notte e nella mattinata di oggi per spegnere le fiamme.
Questa mattina la Procura di Marsala ha aperto un’inchiesta sul terribile incendio, di probabile origine dolosa. Attraverso le foto satellitari e i materiali disponibili, gli inquirenti stanno tentando di comprendere da dove sia partito l’incendio (forse appiccato in due punti diversi a poche centinaia di metri di distanza l’uno dall’altro).
Quello che la Sicilia chiede, adesso, è la verità. Il sindaco Vincenzo Campo si rivolge ai responsabili chiamandoli “vigliacchi”: “Siete solo essere viventi che calpestate ingiustamente questa terra“, ha scritto in un commento sui social. Una gelateria di Pantelleria ha perfino offerto denaro a chi troverà e consegnerà alla giustizia i piromani responsabili del dramma delle scorse ore.
Anche dal mondo dello spettacolo arrivano appelli alla denuncia. “Pantelleria brucia, lo abbiamo letto ovunque nelle ultime ore, la nostra amata Pantelleria. Da qui l’inferno è stato reale, amici cari evacuati con le fiamme a 200 metri da casa. Natura devastata, tanta paura. “Noi stiamo bene, viviamo dall’altra parte dell’isola ma il mio cuore piange. La mia è rabbia, sconforto. Ci sono persone che hanno comportamenti assurdi, ingiustificati, criminali. Chi sa parli!”. Sono queste le parole dell’attrice Isabella Ferrari, che si trovava a Pantelleria in vacanza durante l’incendio, su Instagram.
Le cause del rogo secondo WWF
Mentre continuano i sopralluoghi per scoprire la dinamica del maxi incendio di Pantelleria, il WWF ricorda i problemi dell’isola e in particolari quelli che potrebbero essere all’origine del rogo. Inoltre, WWF avviene sul rischio frane dopo l’incendio.
Ecco il commento in un comunicato sugli eventi di Pantelleria.
“Nel 2021 vanta il triste primato di regione con la maggiore superficie coperta dal fuoco: 78.000 ettari (soprattutto terreni coltivati e pascolati), quasi lo stesso valore riscontrato nell’intero resto d’Italia”.
“Le cause degli incendi sono molteplici e quest’anno ondate di calore anticipate e una straordinaria siccità invernale hanno reso la vegetazione più secca e quindi maggiormente infiammabile, creando una condizione perfetta per la combustione di notevoli superfici di terreni, un tempo coltivati e ora ricoperti da vegetazione spontanea.
Da siccità a dolo, cause degli incendi a Pantelleria e nel resto della Sicilia per WWF
Nel “Piano Regionale antincendio boschivo 2020”, redatto dal Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana, si legge che oltre il 77% degli incendi sono dolosi. “La puntualità e la metodicità con cui gli incendi dolosi vengono appiccati, la “professionalità” con cui vengono scelti i tempi e i luoghi in perfetta sintonia con le condizioni meteo favorevoli al fuoco, gli orari in cui scoppiano gli incendi ci fanno pensare a una strategia precisa legata a interessi economici“, si legge nel comunicato del WWF.
Si sceglie spesso la sera per inibire l’azione dei Canadair e aumentare i danni. Questo, purtroppo, è un dato di fatto.
Il dolo è sicuramente il male della Sicilia sul fronte incendi. Ma non è l’unico fenomeno all’origine dell’incendio di Pantelleria o di tutti gli altri che devastano la Sicilia.
Fra le altre cause che alimentano gli incendi, che “possono essere anche all’origine dell’evento dell’isola di Pantelleria”, ci sono (si riporta la lista del WWF):
- L’uso criminale del fuoco per provocare volontariamente danni e/o terrore, per interessi di vario genere su terreni o per ritorsioni o intimidazioni.
- L’uso sconsiderato del fuoco per il recupero di terreni pascolabili.
- Non è da sottovalutare anche il problema dello smaltimento dei rifiuti e delle discariche abusive, specie in estate e in Sicilia, alle quali qualcuno può dare fuoco.
- L’uso scriteriato del fuoco per barbecue, lanterne cinesi e fuochi d’artificio.
“La Regione Sicilia ha focalizzato i suoi interventi verso l’emergenza, trascurando la forestazione e la selvicoltura, che in tema di prevenzione degli incendi avrebbero portato risultati di maggiore efficacia rispetto alle consuete campagne antincendio”, si legge anche nel comunicato del WWF.
Fonte immagine: Facebook – Dipartimento di Protezione Civile della Regione Civile; video dai vigili del fuoco