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Incendio fa strage di migranti, video mostra gli agenti che non intervengono

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Incendio fa strage di migranti, video mostra gli agenti che non intervengono

Redazione  |
mercoledì 29 Marzo 2023

Tragedia in un dormitorio di Ciudad Juarez, in Messico

Almeno 40 migranti provenienti dall’America centrale e meridionale sono morti in seguito a un incendio scoppiato nella tarda serata di lunedì in un centro di detenzione per migranti nella città messicana di confine settentrionale di Ciudad Juarez, apparentemente causato da una protesta per i trasferimenti.

Fuoco ai materassi per protesta

Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha detto che le autorità ritengono che l’incendio nella città di fronte a El Paso, in Texas, sia scoppiato intorno alle 21:30 ora locale di martedì 28, quando alcuni migranti hanno dato fuoco ai materassi per protesta dopo aver scoperto che sarebbero stati deportati. Non ha fornito ulteriori dettagli sul numero di vittime dell’incidente. “Non pensavano che ciò avrebbe causato questa terribile tragedia”, ha detto Lopez Obrador in una conferenza stampa, sottolineando che la maggior parte dei migranti presenti nella struttura proveniva dall’America Centrale e dal Venezuela. L’incendio, uno dei più letali che abbiano colpito il Paese negli ultimi anni, si è verificato mentre gli Stati Uniti e il Messico stanno lottando per far fronte a livelli record di attraversamenti della frontiera tra i due paesi.

Alcuni migranti ricoverati in ospedale

Ventotto delle vittime erano guatemaltechi, ha dichiarato l’Istituto nazionale per la migrazione del Guatemala, mentre 13 erano honduregni, secondo il vice ministro degli Esteri del Paese. Ventotto migranti sono stati ricoverati in ospedale dopo essere rimasti feriti nell’incendio, ha dichiarato l’Istituto messicano per la migrazione. Tutti erano uomini adulti, hanno detto i funzionari. Gli attivisti hanno spesso segnalato le preoccupazioni per le cattive condizioni e il sovraffollamento dei centri di detenzione. Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha dichiarato che il segretario generale Guterres ha chiesto una “indagine approfondita” sul tragico evento. Secondo un rapporto della Commissione messicana per i diritti umani (CNDH), nel 2019 c’erano 53 centri di detenzione dell’INM in tutto il Messico, con una capacità totale ufficiale di circa 3.000.

Video mostra agenti che non intervengono

Agenti di polizia che camminano e si allontanano dall’ufficio dell’Istituto nazionale per le migrazioni di Ciudad Juarez mentre, alle loro spalle dietro le sbarre, si vedono fiamme altissime . Sono le immagini del video shock che sta circolando in rete e che accusa gli agenti di non essere intervenuti per cercare di salvare i migranti dall’incendio scoppiato dopo il tentativo di rivolta nel centro del Messico settentrionale vicino al confine con gli Stati Uniti.

Guterres chiede indagine approfondita

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è detto ”rattristato” per la tragedia avvenuta in un dormitorio dell’Istituto nazionale per le migrazioni di Ciudad Juarez, nel Messico settentrionale al confine con gli Stati Uniti. Occorre una ”indagine approfondita su questo tragico evento”, ha dichiarato Guterres per mezzo del suo portavoce Stéphane Dujarric. Guterres ha poi aggiunto che le Nazioni Unite continuano a lavorare “per stabilire rotte migratorie più sicure, più regolamentate e organizzate” e ha offerto le condoglianze alle famiglie delle vittime.

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