Sciopero alla Fincantieri dopo l'incidente mortale, chi era Angelo Salamone

“Un altro morto del dovere”: sciopero alla Fincantieri dopo l’incidente. Chi era Angelo Salamone

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“Un altro morto del dovere”: sciopero alla Fincantieri dopo l’incidente. Chi era Angelo Salamone

Redazione  |
giovedì 08 Dicembre 2022

Aveva 61 anni l'operaio deceduto dopo essere stato colpito da un basamento ai Cantieri navali di Palermo. I sindacati hanno proclamato 8 ore di stop per lunedì prossimo

È una tragedia che ha scosso tutti quella successa ieri aio Cantieri navali di Palermo. Angelo Salamone, operaio di 61 anni, è morto in un incidente sul lavoro. E dopo la terribile notizia, sono state proclamate otto ore di sciopero in tutti i cantieri e in tutti i siti di Fincantieri.

Fincantieri, sciopero dopo l’incidente mortale

La protesta avrà luogo lunedì 12 dicembre su iniziativa dei sindacati nazionali di Fiom Fiom e Uilm e territoriali dei metalmeccanici, Palermo in testa. “Continuiamo ad assistere a tragedie senza fine – scrivono in una nota i sindacati delle segreterie territoriali di Palermo di Fiom, Fiom, Uilm, Uglm e Failms – Un altro morto del dovere che non tornerà a casa dal suo turno di lavoro. Non vorremmo mai apprendere notizie del genere. Purtroppo, constatiamo che si continua a morire nei luoghi di lavoro, e questo è inaccettabile”.

Chi era Angelo Salamone

Angelo Salamone, 61 anni, lavorava a Palermo come operaio dell’azienda Doro Maris una società che opera nel campo delle riparazioni e nuove costruzioni navali. Dopo l’incidente in cui è rimasto schiacciato da un basamento è stato subito soccorso dal personale in servizio in cantiere e dal personale sanitario. Poi il trasporto in ospedale. Ma le sue condizioni si sono aggravate. Inizialmente, come hanno spiegato dall’azienda, le sue condizioni non sembravano così gravi anche perché è sempre stato vigile. In ospedale, però, ha avuto un arresto cardiaco e i tentativi di rianimarlo da parte dei medici non sono riusciti a salvarlo.

Morte di Angelo Salamone, i messaggi di cordoglio

Su Facebook in queste ore si moltiplicano i messaggi di cordoglio. “Amico mio condoglianze eri e sarai sempre una persona speciale e unica riposa in pace”. “Queste sono notizie che non vorrei mai leggere… si esce di casa per un pezzo di pane e non si ritorna più… queste sono le vere tragedie”. E ancora: “Troppi morti sul lavoro, povero uomo. Condoglianze alla famiglia”. C’è anche chi sottolinea i pericoli che si nascondono nei cantieri di lavoro. “Ritorna mio marito proprio da lì, prima della fine del turno con questa tragica notizia ed io forse egoisticamente ringrazio Dio che sia tornato a casa, ogni notte ringrazio Dio quando lo sento rientrare.Penso alla famiglia di questo pover uomo e sto male sto troppo male. Le mie più sentite condoglianze”.

Fincantieri ha espresso vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell’operaio morto. Salute e sicurezza sul lavoro costituiscono valori imprescindibili per il Gruppo – aggiunge l’azienda – e strategici per lo sviluppo sostenibile dell’azienda, che conferma la propria volontà di continuare ad investire per la formazione e in ambito tecnico-organizzativo con il coinvolgimento di tutte le persone impegnate quotidianamente nei suoi siti produttivi, con il comune obiettivo di conseguire continui miglioramenti a fronte di quanto già ad oggi consolidato”

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